Mostra alla Biblioteca Leopardi nell’idea dell’arte contemporanea

Migration

Inaugurata nelle sale della biblioteca di casa Leopardi la mostra "Io nel pensier mi fingo" dove, partendo da uno struggente verso dell’opera L’infinito, artisti come Tomaso Binga, Jeanne Gaigher, H.H. Lim, Maurizio Mochetti, Melissa Lohman, Patrizia Molinari, Adrian Tranquilli e Narda Zapata provano a confrontarsi con la figura di Giacomo Leopardi. "Una scelta rischiosa e magari non condivisa da tutti, ma di cui me ne assumo tutta la responsabilità – ammette la contessa Olimpia Leopardi –. È un modo per dimostrare che casa Leopardi è viva ed è sempre in evoluzione: d’altra parte Monaldo era un uomo sempre votato alla mondanità ed è riuscito a creare un terreno fecondo per sé, per i suoi figli e per i suoi amici". Un evento "motivo di orgoglio per la città – ha affermato il sindaco Antonio Bravi –. Faccio i complimenti ad Olimpia e a casa Leopardi perché sicuramente non è stato facile lavorare nel settore della cultura durante la pandemia. Casa Leopardi ha saputo investire e rilanciare la sua presenza". Molti gli ospiti culturali presenti all’inaugurazione della mostra che rimarrà aperta sino alla fine di gennaio. Fabio Corvatta del Cnsl ha ricordato che l’iniziativa matura nel 2019, nel centenario della prima stesura de L’Infinito. "Da allora molti appuntamenti si sono succeduti. Uno, in particolare, lo voglio ricordare: quello avvenuto a Mosca con la presenza del conte Vanni Leopardi".

Antonio Tubaldi