Mostra per i martiri delle Foibe

La mostra "Angoli di cielo" dell'architetto Riccardo Garbuglia a Brindisi omaggia le vittime delle Foibe e l'esodo degli istriani, fiumani e dalmati. L'artista ha scelto un approccio astratto per suscitare domande e mantenere viva la memoria. Prossima tappa: Trieste.

Mostra per i martiri delle Foibe

Mostra per i martiri delle Foibe

"Angoli di cielo" è il nome della mostra di pittura firmata dall’architetto corridoniano Riccardo Garbuglia, i cui lavori sono ispirati alle tristemente famose Foibe, da poco inaugurata a Brindisi. L’artista, con un viaggio costellato da 50 opere, ha voluto rappresentare con colori e pennello la porta di quegli abissi che hanno ingoiato migliaia di connazionali con l’intento soprattutto di rinnovare la memoria e omaggiare le vittime delle foibe insieme all’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. Un taglio del nastro svolto alla presenza del senatore Roberto Menia, promotore della legge istitutiva del "Giorno del Ricordo", di cui proprio quest’anno si celebra il ventennale dall’entrata in vigore, del sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna, affiancato dal consigliere comunale e presidente del locale "Comitato 10 febbraio", Cesare Mevoli. Opere pittoriche che sono parte intima del vissuto di Garbuglia, triestino di adozione dal 1972, anno in cui il padre fu trasferito a Trieste per via del suo lavoro nei cantieri navali, poi tornato negli anni ’80 a Corridonia. "Avevo dei contatti a Brindisi, una città che si è distinta nell’accoglienza degli esuli giuliano-dalmati – ha raccontato – già a Corridonia avevo portato nel 2020 questa mostra con un evento in municipio e fu la mia prima uscita. Attraverso il mio stile ho cercato di non rimarcare eccessivamente l’aspetto della violenza, mi sono invece basato sull’astrattismo in modo da far suscitare delle domande su questa pagina di storia a chi ammira l’opera, facendo sì che le tonalità dei colori rimangano impresse nella memoria, per non dimenticare". La prossima tappa espositiva di Garbuglia sarà proprio Trieste, luogo della sua gioventù. "In quegli anni, nonostante la vicinanza con il confine slavo, non si parlava di quegli accadimenti – ha spiegato l’artista – principalmente per mantenere buoni rapporti con l’allora Jugoslavia di Tito".

Diego Pierluigi