ANTONIO TUBALDI
Cronaca

Musicultura: canzoni intrise di poesia

Conclusa la due giorni al Persiani, ora i passaggi su Radio1 e poi a giugno le finali allo Sferisterio

Musicultura: canzoni intrise di poesia

Musicultura: canzoni intrise di poesia

Sono stati due giorni intensi a Recanati dove sul palco del teatro Persiani sono sfilati i 18 finalisti di Musicultura 2024 che hanno presentato le loro canzoni ai microfoni di John Vignola, Duccio Pasqua e Marcella Sullo di Rai Radio 1 e in live streaming su Rainews.it. È stato il poeta e scrittore Guido Catalano ad aprire il secondo concerto live di presentazione degli artisti: "La poesia - ha detto - è una canzone che non ha bisogno di musica, ma se funziona dovrebbe avere la musica e il ritmo nel suo interno; musica e poesia sono intime cugine". Catalano, tra i membri del prestigioso Comitato di garanzia del Festival, ha offerto un’anticipazione del suo ultimo libro "Cosa fanno le femmine in bagno?", una ballata ’tristallegra’ in versi liberi e con la musica incorporata, che vede protagonista un bambino di 7 anni e mezzo svelare i misteri del mondo femminile. Sul palco del teatro Persiani, l’altra sera, si sono esibiti I Velia, Irene Cavallo e Matteo Giannaccini Gravante di Roma con "Scogli", "una canzone nata su uno scoglio in Puglia, sulla paura di diventare grandi e di prendere decisioni senza nessuno che ti insegna a farlo". Con un particolare e potente timbro vocale, Nico Arezzo di Modica ha presentato "Nicareddu", la bellezza di riscoprire le proprie radici, mentre da Catania Anna Castiglia, accompagnata alle tastiere da Simone Matteuzzi, tra i vincitori di Musicultura 2023, si è esibita con il brano "Ghali". "Venezia di sera" è la canzone d’amore dai toni nostalgici di Sandro Barosi, cantautore di Cremona mentre il rapper Falce di Cumiana ha presentato "In debito". Helle, nome d’arte di Lisa Brunetti di Bologna, si è esibita con "Lisou" dove affronta il senso della mancanza dell’amore e Porce, all’anagrafe Emiliano Porcellini di Carugate, ha riscoperto la sua vecchia passione per la musica con "La fine della festa". Ad esibirsi sono stati anche il cantante e polistrumentista livornese Eugenio Sournia con "Il Cielo" e De.Stradis con "Quadri d’autore".

Le canzoni dei 18 finalisti di Musicultura passeranno ora in mano alla programmazione radiofonica di Rai Radio1 e all’esame del Comitato di garanzia del Festival. Otto saranno alla fine i vincitori che si esibiranno con i prestigiosi ospiti italiani ed internazionali nelle serate finali del 21 e 22 giugno allo Sferisterio di Macerata. Lì sarà il voto del pubblico ad eleggere il vincitore assoluto del concorso, al quale andrà il Premio Banca Macerata di 20.000 euro. "Sono state due serate bellissime - commenta il direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri - crediamo di aver reso un buon servizio alla musica e soprattutto alla bravura e alla creatività dei 18 finalisti, lo abbiamo visto e ascoltato nelle espressioni e negli applausi del pubblico, ce lo confermano anche i numeri delle dirette streaming su Rainews.it e degli ascoltatori di Rai Radio 1".