Musicultura, il gran finale Trionfo dei Santamarea

La band siciliana si aggiudica la 34esima edizione del festival allo Sferisterio. Il conduttore Insinna: "Mi sono divertito, ho provato un grande senso di libertà".

Musicultura, il gran finale  Trionfo dei Santamarea

Musicultura, il gran finale Trionfo dei Santamarea

La band siciliana Santamarea ha vinto la XXXIV edizione di Musicultura, assicurandosi i 20mila euro del Premio Banca Macerata, nell’ultimo giorno del festival che ha riservato la standing ovation a Mogol, l’omaggio a Califano di Ermal Meta e di Insinna, il duetto a sorpresa Simone Cristicchi-Amara e infine Dardust che con un set, tra elettronica, musica classica e contaminazioni urban e pop, ha infiammato i 2.400 dello Sferisterio che si sono lasciati andare a quei ritmi. "Questa edizione – osserva Ezio Nannipieri, direttore artistico del Festival – è un’altra dimostrazione che Musicultura è un luogo dove si ascolta una tipologia di canzone che esiste nei cuori e nella testa di tanti giovani autori che, però, non trova sufficiente spazio nei canali di diffusione della musica tradizionale come radio, tv e piattaforme. È stata una vetrina su cosa potrebbe essere la canzone che ancora non è per insipienza di chi dovrebbe diffonderla". Sono saliti sul palco i seguenti concorrenti: AMarti, Ilaria Argiolas, cecilia, Lamante, Simone Matteuzzi, il gruppo Santamarea, Cristiana Verardo e Zic.

I Santamarea sono stati i protagonisti, oltre alla vittoria assoluta hanno ricevuto il premio Pmi per il miglior progetto discografico, il premio Unimarche per il miglior testo e la Targa della critica intitolata a Piero Cesanelli, ideatore di Musicultura e direttore artistico fino al 2019. La band è composta dai fratelli Gelardi, Stefano 22 anni (voce, synth), Francesco 25 anni (chitarra elettrica, cori) Michele 18 anni (batteria, percussioni, pianoforte, cori) e dall’amica d’infanzia Noemi Orlando, 23 anni (basso elettrico, cori). È stato assegnato a Lamante il Premio Nuovo Imaie, riconoscimento di 10mila euro per la realizzazione di una tournée, consegnato da John Vignola, giornalista e critico musicale di Rai Radio 1. "Sono stati due giorni – dice la presentatrice Carolina Di Domenico – caratterizzati dall’entusiasmo dei ragazzi, dalla loro capacità di prendere questa manifestazione con un senso di comunità e voglia di fare musica assieme".

Non sono mancate le piacevoli conferme. "Tutti i concorrenti – ha spiegato Nannipieri – hanno retto l’esame di un palco così importante attraverso performance di ottimo livello". Per Flavio Insinna, l’altro presentatore del festival, è stato un qualcosa di speciale. "Si tratta – ha detto – di un’esperienza che metto tra i ricordi della vita e non tra quelli lavorativi, anche se abbiamo provato e lavorato. Il fatto è che io mi sono divertito, ho provato un grande e profondo senso di libertà di cui avevo bisogno". Il pubblico si è alzato all’ingresso in arena di Mogol al quale è stata consegnata l’Onorificenza per alti meriti artistici da John McCourt, rettore dell’Università di Macerata, e da Roberto Giambò, delegato del rettore dell’Università di Camerino, "per il suo lavoro e la sua carriera lunga oltre 60 anni". A ricordare lo strepitoso canzoniere di Mogol-Battisti ci ha pensato Gianmarco Carroccia che ha cantato "Emozioni", "I giardini di Marzo" e "Il mio canto libero". Le serate finali di Musicultura si potranno rivedere su Rai 2 nella trasmissione televisiva in onda il 6 luglio, firmata dalla regia di Duccio Forzano, che verrà anche diffusa nei cinque continenti da Rai Italia.