PAOLA PAGNANELLI
Cronaca

Nessuna calunnia a Troiani nelle accuse di violenza

Il giudice ha archiviato il caso in cui era coinvolta la giovane donna che lo aveva denunciato. La difesa di lei: "Almeno qui giustizia è fatta".

Nessuna calunnia a Troiani nelle accuse di violenza

Nessuna calunnia a Troiani nelle accuse di violenza

Non era una calunnia la denuncia di violenza sessuale presentata contro il presidente del consiglio comunale Fausto Troiani. Lo ha deciso ieri il giudice per le indagini preliminari Daniela Bellesi, il giorno dopo l’udienza in cui si è esaminato il caso, archiviando l’accusa per la giovane donna e aggiungendo un ulteriore capitolo alla imbarazzante vicenda nata nell’estate dell’anno scorso. Tutto era partito dalla denuncia della romena, che aveva querelato Troiani per violenza sessuale e lesioni. Dopo le indagini, il politico civitanovese è stato rinviato a giudizio per lesioni e violenza privata; il tribunale aveva invece archiviato l’accusa di violenza sessuale, e aveva anche inviato gli atti alla procura per valutare se ci fossero gli estremi per il reato di calunnia: la donna, in sostanza, avrebbe denunciato Troiani pur sapendo che lui era innocente di quel reato. Svolte ulteriori indagini, la procura aveva chiesto l’archiviazione per lei, ma contro questa richiesta aveva fatto opposizione Troiani, difeso dagli avvocati Tiziano Luzi e Gianluigi Boschi. Il caso dunque è finito all’esame del giudice per le indagini preliminari Bellesi, lunedì si è tenuta l’udienza e ieri il gip ha emesso il decreto di archiviazione: la denuncia della donna non era stata calunniosa. Il giudice ricorda alcuni punti: la donna, interrogata sull’accaduto, aveva dichiarato di aver espresso la sua contrarietà al rapporto sessuale, ma Troiani non ne avrebbe tenuto conto; inoltre anche a una amica avrebbe parlato della violenza subita. Dunque lei era convinta che la sua denuncia fosse corretta, e non c’era alcun intento calunnioso.

"Almeno qui giustizia è fatta – commenta l’avvocato Paolo Carnevali, difensore della donna –. Abbiamo appreso con soddisfazione la conclusione del procedimento penale in cui la nostra assistita è stata scagionata dall’accusa di aver calunniato Troiani. La questione è rientrata nel giusto ambito, dove a fronte della denuncia di fatti storici da parte della donna vi erano state una serie di azioni e denunce per delegittimare la persona offesa stessa, cercando di mischiare le carte processuali e non". In vista del processo a Troiani, a fianco della donna c’è ora un team difensivo composto da giuristi esperti di comparazioni e corrispondenze, software, telefonia e web che si stanno concentrando sulle prove prodotte dalla difesa dell’imputato e anche su chi avrebbe dileggiato la romena sui social.