Niente accordo sul ruolo di vicesindaco, FdI non corre alle elezioni

Il gruppo ha deciso di non aderire alla coalizione del candidato Vittori e non presenterà una lista. Si profila una sfida a due

Il non breve tempo delle ipotesi corredate è finito: il gruppo di FdI di Cingoli, compatto, ha deciso di non aderire alla coalizione di "Vittori sindaco – Centro destra civico" e di non presentare una propria lista. Quindi alle prossime amministrative saranno due le liste in competizione: quella che ripropone la candidatura a sindaco dell’attuale primo cittadino Michele Vittori e un’altra, pure a connotazione civica, ma di fazione opposta. Come capolista è il pole il nome di di Alessandro Maccioni. La frattura tra la compagine di Vittori e quella di FdI rappresentata da Francesco Pacetti già capolista di "Centrodestra per cambiare" all’opposizione in Consiglio comunale, in sintesi e dopo svariati incontri interlocutori, è stata conseguente al diniego espresso dal gruppodi Vittori sulla volontà di FdI che per raggiungere l’accordo ha pregiudizialmente chiesto – anche in base ai voti ottenuti nella precedente consultazione – l’attribuzione della carica di vice sindaco. Invece per il gruppo-Vittori, disponibile ad attribuire un assessorato, designazioni e deleghe vanno conferite dopo l’esito delle elezioni come avvenuto finora, tenendo conto del numero delle preferenze riportate da ciascun componente della lista. Per inciso, durante l’attuale quinquennio dalla maggioranza-Vittori la carica di vicesindaco è stata conferita a ciascun assessore e a rotazione trimestrale. FdI ritiene d’aver comunque dimostrato di voler raggiungere l’intesa, pure ricordando che nell’assise civica la sua opposizione mai è stata pesante. E, come forza di centrodestra, crede che sia obiettivamente legittima interpretando la volontà del gruppo, la determinazione di non competere con una sua lista.

Gianfilippo Centanni