
"Niente pipì a lezione", scatta la protesta
La nota canzone di Pippo Franco diceva "Mi scappa la pipì, non ne posso proprio più, io la faccio qui" e forse il testo spiega bene quello che – stando alla denuncia di alcuni ragazzi – sembra stia succedendo in una scuola di Recanati. In una nota gli studenti raccontano che "si trovano spesso impossibilitati ad andare in bagno durante le lezioni, a causa del rifiuto di alcuni insegnanti di concedere loro il permesso".
Una situazione che ha portato crescenti livelli di disagio e preoccupazione tra gli studenti stessi che – stando alla denuncia pubblica - si trovano costretti a trattenere le loro necessità fisiologiche per lunghi periodi di tempo. Attraverso la petizione "e mandamece in bagno! Protesta per usufruire dei servizi igienici quando necessario" gli studenti hanno raccolto numerose firme da parte di compagni di scuola che hanno vissuto sulla propria pelle questa restrizione. Nella petizione si chiede che "gli insegnanti dovrebbero permettere agli studenti di andare in bagno quando ne hanno bisogno senza restrizioni e limiti eccessivi". I risultati della petizione hanno rivelato che ben oltre l’80% di quelli intervistati ha dichiarato che almeno una volta gli è stato negato il diritto di utilizzare il bagno durante l’orario scolastico. "È frustrante e umiliante essere trattati come se non fossimo in grado di prendere decisioni responsabili riguardo alle nostre necessità fisiche" ha commentato un’anonima studentessa coinvolta nella raccolta firme. Alcuni studenti hanno anche segnalato che avrebbero subito punizioni o ammonizioni da parte degli insegnanti per aver lasciato la classe senza autorizzazione, anche per recarsi al bagno quando proprio non ne potevano più e rischiavano, come canta Pippo Franco, di farla in classe.
"Questo comportamento, oltre a essere scorretto – si ribadisce nella nota – mette in pericolo la salute degli studenti e va contro i principi fondamentali di rispetto e dignità. La questione sollevata da questa petizione solleva importanti interrogativi sulla responsabilità degli insegnanti nel garantire un ambiente educativo sicuro e inclusivo. È essenziale che le istituzioni scolastiche prendano atto di questa situazione e adottino politiche chiare e trasparenti per garantire che tutti gli studenti abbiano accesso ai servizi igienici quando ne hanno bisogno, senza paura di punizioni". La protesta è stata resa pubblica anche con l’avvallo di un noto pedagogista di Macerata a garanzia della veridicità del problema e dei dati rilevati dagli studenti.
Asterio Tubaldi