NOI MACERATESI

L'amministrazione deve fornire spiegazioni concrete sulle scelte riguardanti le opere sull'Helvia Recina, evidenziando mancanze di trasparenza e possibili alternative più economiche e sostenibili. Fabrizio Giorgi critica la mancanza di coinvolgimento delle realtà che utilizzano l'impianto nella decisione.

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È indubitabile che spetti all’amministrazione decidere quali opere realizzare, ma è altrettanto vero che, se interrogata sui motivi della scelta, debba dare risposte che indichino i dati da cui si è partiti. Sull’Helvia Recina le risposte sono stupefacenti. Quanto al taglio dei pini, non esiste alcun riferimento al costo dell’opera e viene il dubbio che forse le alternative fossero più economiche, se l’amministrazione si giustifica dicendo che le piante saranno allocate altrove. Non è credibile che i pini creino problemi allo stadio, dopo che si è ristrutturato il Della Vittoria in cui i pini sono a ridosso del campo da calcio. Per il manto erboso, qualche giardiniere sostiene da tempo che sarebbe più economico (almeno metà della spesa prevista) lo smantellamento dell’erba per livellare la sabbia e innestare un nuovo manto, con risultato più ecologico. Nessuno sa con certezza se gare e allenamenti dei lanciatori del giavellotto potranno continuare. Per la pista di atletica leggera infine l’affermazione "si farà" è troppo generica. Se non si rinforzano le fondamenta, fra un paio d’anni saremo punto e a capo e 500mila euro saranno stati gettati. Resto dell’idea che si sarebbero dovute convocare le realtà che utilizzano l’impianto, ascoltare le loro esigenze e poi decidere.

Fabrizio Giorgi