Novecento cittadini senza medico Coacci: "Il bando è andato deserto"

La dottoressa Salvatori cessa il rapporto e continua solo in ambito privato: pazienti divisi tra otto medici.

"Fino all’ultimo l’Ast (Azienda sanitaria territoriale) ha cercato di sostituire con un incarico provvisorio la dottoressa Valentina Salvatori per non lasciare il posto scoperto. Ma l’avviso indetto per un altro medico di base è andato deserto". A parlare è il dottor Milco Coacci, il nuovo direttore amministrativo Ast Macerata, che in questi giorni riveste la doppia funzione di direttore generale e appunto quella di direttore amministrativo territoriale (subentrato al dottor Alberto Carelli, ora al timone dell’Ast Fermo). Coacci fa il punto sul dopo-Salvatori, dottoressa di famiglia a Tolentino, che ha cessato il rapporto convenzionale come medico di medicina generale a fine luglio (ultimo giorno lavorativo il 29) proseguendo la professione in ambito privato (come specialista di chirurgia vascolare). Di conseguenza, i suoi 900 assistiti devono trovare un’alternativa. "Dal 21 luglio – prosegue il direttore Coacci – l’Ast ha inviato le lettere ai mutuati per scegliere un nuovo medico di fiducia. Prima, come detto, abbiamo provato a trovare un sostituto tramite avviso. Invano, purtroppo. Così, in extremis, è stata necessaria un’altra soluzione: permettere agli altri otto medici di base di Tolentino di avere (massimo) altri 200 pazienti in più a testa, in deroga". I dottori Franco Cencetti, Jacqueline Cesaretti, Daniele Domizi, Renato Filoni, Stefano Gobbi, Andrea Mosca, Paola Mutani e Maria Tatu (pur avendo, alcuni di loro, raggiunto il massimale di scelte) hanno accolto la proposta di accettare ulteriori assistiti. Questo è possibile soltanto per gli ex pazienti della dottoressa Salvatori e per i residenti nel distretto rimasti privi di copertura assistenziale; per il resto non sono concessi cambi. Da lunedì all’ospedale di Tolentino (sportello anagrafe) c’è la fila. La richiesta del nuovo medico si può effettuare anche online inviando l’apposito modulo, un documento d’identità e la tessera sanitaria. "Purtroppo – conclude Coacci – sarà necessario qualche giorno di assestamento".

l. g.