PAOLA PAGNANELLI
Cronaca

Nuova missione per conto dell’Oms. Tacconi inviato nell’inferno di Gaza

Il funzionario maceratese al lavoro nella Striscia con l’Organizzazione mondiale della sanità. Dall’Afghanistan alla Somalia fino ai Balcani: missioni nella logistica anche nei teatri di guerra.

Nuova missione per conto dell’Oms. Tacconi inviato nell’inferno di Gaza

Nuova missione per conto dell’Oms. Tacconi inviato nell’inferno di Gaza

Un maceratese sotto alle bombe a Gaza. È Emanuele Tacconi, che da più di trenta anni lavora nelle zone più disastrate del mondo per conto dell’Organizzazione mondiale della sanità. Per il momento Tacconi non può parlare della sua attività in un’area delicatissima: rivendicata come stato palestinese ma occupata da Israele, che la ritiene il riparo dell’organizzazione terroristica Hamas. Un territorio conteso, dove al momento mancano acqua, cibo, elettricità, dove non si contano più i civili uccisi e feriti sotto alle bombe, e dove persino i volontari che arrivano a portare i soccorsi sono finiti nel mirino, come accaduto ai sei operatori umanitari dell’organizzazione World Central Kitchen che stava portando scorte di cibo nella Striscia di Gaza. Per Tacconi non si tratta della prima missione in queste condizioni estreme: è stato nella Repubblica Centrafricana, in Giordania, in Afghanistan, in Costa d’Avorio, in Somalia, in Yemen, nei Balcani e in Russia, trovandosi più volte in situazioni ad altissimo rischio. La sua specializzazione è la logistica, vitale per allestire campi e dare assistenza concreta alle popolazioni in zone dove manca tutto. Già da qualche tempo il maceratese si trova in Medio Oriente, dove la situazione sembra diventare ogni giorno più complessa e incandescente. Nonostante i sacrifici e le rinunce imposte da una scelta del genere, questo era il lavoro che Tacconi, come ha raccontato lui stesso, ha sempre voluto fare fin da bambino, per conoscere nuove culture e creare relazioni e ponti che possano facilitare i processi di pace, ridurre le distanze e combattere l’intolleranza.