"Nuova sede a Recanati per Scienze Umane: il PD denuncia"

Il PD di Macerata si è riunito a Recanati per discutere di temi come la difesa delle classi sociali più deboli, le vittime sul lavoro, la situazione politica nazionale e regionale e la gestione dell'acqua. Un appello a una politica di sinistra per tutelare i diritti dei cittadini.



"Nuova sede a Recanati per Scienze Umane: il PD denuncia"

"Nuova sede a Recanati per Scienze Umane: il PD denuncia"

Era presente il gotha del PD sia regionale che provinciale e locale, a Recanati, alla prima delle tappe della festa de "L’Unità" della provincia di Macerata: dai parlamentari Irene Manzi e Augusto Curti alla segretaria regionale Chantal Bompezzi. Al tavolo dei relatori presenti anche il segretario provinciale Angelo Sciapichetti, padroni di casa la segretaria di Recanati Valentina Mordini e il consigliere comunale Andrea Marinelli, tra gli ospiti il consigliere regionale Romano Carancini. Da qui si è elevata la denuncia dell’assessore alla Cultura di Recanati, Rita Soccio, "del caso del liceo Scienze umane di Recanati che, grazie al crescente numero di iscritti, necessitava di nuovi spazi, ma la Provincia li ha negati". È intervenuto anche Aldo Benfatto, dirigente di lunga data della Cgil, che ha posto l’accento sul tema del salario minimo garantito: alcuni contratti fanno gridare allo scandalo e questo non è più accettabile, soprattutto perché il fenomeno appare in estensione. La difesa delle classi sociali più deboli deve rappresentare un caposaldo di ogni politica che si professi di sinistra". Altro tema scottante sollevato da Benfatto è quello delle tante vittime sul lavoro. È stato unanime, infine, il giudizio negativo sulla situazione politica nazionale e regionale "governata da una coalizione che assume sempre di più connotazioni di estrema destra" come pure sulle scelte sul fronte sanitario "che, dopo tante promesse, vede il servizio sanitario marchigiano sempre più carente e - come precisa Carancini - a causa proprio di una politica sempre più votata all’immobilismo". Si è toccato anche il tema della gestione dell’acqua che "rischia di lasciare senza un gestore di rifermento tutti i Comuni della provincia".

an. t.