LORENZO FAVA
Cronaca

Nuova vita per due antiche fonti: "Riscopriamo la memoria cittadina"

Agliana e Santa Maria Maddalena: lavori in corso. L’assessore Iommi: recuperiamo la nostra identità

Nuova vita per due antiche fonti: "Riscopriamo la memoria cittadina"

Nuova vita per due antiche fonti: "Riscopriamo la memoria cittadina"

"Fonte Agliana e fonte Santa Maria Maddalena saranno recuperate". L’assessore all’urbanistica Silvano Iommi descrive i lavori agli storici fontanili maceratesi: gli interventi sono già iniziati. "A fonte Agliana, nei pressi di porta San Giorgio, si sta intervenendo per un restauro del sito. È il recupero di una memoria cittadina identitaria, essendo un luogo scomparso negli anni ‘40". La fonte il cui nome viene dal greco Helios, Sole, è stata resa celebre anche dal pittore Pierluigi Bartolini, che è andato recentemente in mostra a palazzo Buonaccorsi. Il pittore negli anni ‘30 è vissuto a Macerata e l’ha ritratta in numerosi dipinti; sarà presto anche raggiunta, come quella di Santa Maria Maddalena, da un percorso ciclopedonale che il Comune sta compiendo. I lavori a fonte Agliana sono cominciati a inizio anno e si concluderanno entro il 2024: "Sarà recuperata l’acqua non potabile con ampie cisterne interrate; sarà utilizzabile per lavaggi e quant’altro. Sarà sistemato tutto l’ambiente, oltre che consolidate le strutture murarie lasciando in parte visibili le pavimentazioni esistenti, distribuite su più strati sovrapposti; vorremmo riportare alla memoria la lunghissima storia della fonte, di cui si hanno notizie fin dal 1116, prima ancora della fondazione del Comune di Macerata, nel 1138. L’ultimo cabreo, ossia la mappatura e al rilievo della zona, è del 1771. Era anticamente, riportano i documenti, uno dei confini dell’area urbana. Le acque raccolte andranno anche ad alimentare il laghetto sottostante, detto dei tintori". Le due fonti in questione saranno recuperate con fondi Pnrr. "Quella di Santa Maria Maddalena, in contrada Fontescodella, ha una storia importante – racconta Iommi –, era un pozzo collocato a monte; le acque alimentavano un fontanile di due vasche un centinaio di metri più a valle, con le acque che scorrevano su canaletti in terracotta. La fonte è in prossimità della chiesa di Santa Maria in Torregiana, che in origine era un tempio pagano, poi trasformato in sito cristiano. In questa chiesa prossima alla fonte don Otello Gentili, nelle sue pubblicazioni sulla storia della città, parla di un miracolo eucaristico: nel 1325 il corporale, ossia la tovaglia che copriva l’altare della chiesa, si macchiò di sangue durante una funzione".

"Lo si riteneva – continua Iommi – il secondo miracolo eucaristico in Italia dopo quello di Bolsena, e fino a qualche decennio fa il corporale veniva anche mostrato. Oggi è in cattedrale. Il lavoro a Fonte Santa Maria Maddalena prevede anche apparecchiature video e audio pensate per le scolaresche, che ne potranno conoscere le origini". Un terzo lavoro finanziato è previsto al Pozzo del mercato, dietro corso Cairoli. Il recupero lì deve ancora cominciare, viste le frane provocate dalle ultime piogge, ma si ha già un progetto appaltato.