ASTERIO TUBALDI
Cronaca

Ok al piano particolareggiato per il Colle

Approvato con voto unanime, punterà "alla salvaguardia del paesaggio": ecco i percorsi green e il potenziamento delle strutture

Ok al  piano particolareggiato per il Colle

Ok al piano particolareggiato per il Colle

Finalmente oggi è realtà il nuovo piano particolareggiato del Colle dell’Infinito, approvato con voto unanime di tutti i consiglieri nell’ultima seduta di fine anno. "All’insediamento di questa amministrazione – ha ricordato l’assessore all’urbanistica Michele Moretti – il piano particolareggiato era redatto ed era in fase conclusiva, ma ci abbiamo rimesso le mani e lo abbiamo completamente stravolto realizzando qualcosa di molto più innovativo grazie all’impegno dell’architetto Carlo Brunelli". Al centro della progettazione, naturalmente, la salvaguardia del paesaggio, "quell’ultimo orizzonte" di leopardiana memoria che, però, "oggi non abbiamo più – commenta Brunelli – né il paesaggio dei tempi di Leopardi né quello specifico marchigiano nonostante la tutela adottata che ha mantenuto il rapporto visivo con i Sibillini preservandolo da processi inevitabili di urbanizzazione. Il paesaggio, però, è cambiato radicalmente e sta degenerando anche dal punto di vista idrogeologico con erosione di fossi, terreni incolti, abbandono di quella edilizia storico-architettonica che s’intende tutelare che, proprio per effetto delle tutele, non ha mercato e rischia l’abbandono". Una progettazione che ha visto, ci tiene a precisare il progettista, "il coinvolgimento di chi vive in questo territorio, delle proprietà presenti che ne sono i protagonisti, nel bene e nel male. L’obiettivo era di superare lo steccato fra ente pubblico e proprietà privata per vedere cosa si può fare insieme anche, ma non solo, per una maggiore tutela del territorio, come per esempio il rapporto fra la casa colonica, la pertinenza e il terreno. Si è trattata di una operazione culturale che va a vantaggio anche del privato perché la tutela del paesaggio valorizza anche la sua proprietà". Al piano sono allegate alcune schede progettuali presentate dai privati, tutte volte alla realizzazione e all’ampliamento di attività ricettivo-turistiche all’interno della zona del Colle con percorsi pedonali nel parco agroambientale. Il progetto, oltre ai vari pareri tecnici positivi previsti dalla normativa, ha avuto anche il plauso del Fai, coinvolto sin da subito, che – sottolinea Brunelli – "ci ha dato coraggio e spinta osando di più nel portare avanti le idee che avevamo suggerendoci di puntare sulla partecipazione dei cittadini come base e fondamento per la riuscita del progetto stesso. Un metodo che ci permetterà di ricomporre il paesaggio accogliendo i piccoli aggiustamenti con piani di recupero dei privati, ma nel contempo prevedendo anche quegli interventi che il privato non farebbe ma che vengono richiesti dall’amministrazione".