LUCIA GENTILI
Cronaca

Ordinano pizzette e paste, ma è droga

Più di 900 cessioni anche a minorenni. Giovane ai domiciliari per spaccio con il braccialetto elettronico

Ordinano pizzette e paste, ma è droga

Ordinano pizzette e paste, ma è droga

Oltre 900 cessioni di hashish, anche a minorenni, per un guadagno di circa 7mila euro. È questa l’accusa che pesa su un ventenne di Tolentino, finito agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e divieto di incontro e colloquio con soggetti non conviventi, per il pericolo di reiterazione del reato. Tutto è iniziato lo scorso novembre, quando i militari della stazione locale hanno denunciato il ragazzo (allora incensurato) per detenzione di droga ai fini di spaccio. Avevano infatti notato e seguito la sua minicar, insospettiti dal suo girare a fari spenti in centro città; il giovane aveva parcheggiato in un vicolo, facendo salire un altro giovane. I carabinieri avevano fermato il conducente scoprendo che custodiva in un borsellino nascosto nel cofano due barattolini contenenti undici dosi di hashish, già suddivise e confezionate. Era scattata quindi la perquisizione a casa, che aveva portato al sequestro di un panetto di ulteriori trenta grammi dello stesso stupefacente, un bilancino di precisione, un coltello per il taglio delle dosi, nascosti tra i vestiti in camera da letto. Ma gli spostamenti del giovane avevano spinto gli inquirenti a ritenere che le dosi fossero destinate ai giovani del posto.

Da qui l’indagine del Nucleo operativo e radiomobile per ricostruire i canali di spaccio del ventenne. Le analisi del traffico telefonico e i servizi di osservazione, controllo e pedinamento sul territorio, hanno consentito alle forze dell’ordine di dimostrare più cessioni a numerosi giovani di Tolentino negli ultimi mesi del 2023. In particolare, nelle conversazioni, i clienti concordavano il luogo della consegna e il numero di dosi, usando espressioni convenzionali ("pizzette, paste al cioccolato") o più esplicite ("una pana"), oppure mandavano un messaggio con indicato il numero corrispondente al prezzo di acquisto (40 a significare 40 euro per 4 grammi di hashish).

L’indagato aveva costante disponibilità di hashish in panetti, oltre a marijuana. I militari hanno così presentato al pubblico ministero gli elementi probatori raccolti, relativi alle vendite di 900 dosi di hashish, con un guadagno di circa 7000 euro. Mercoledì il giudice per le indagini preliminari, accogliendo la richiesta del pm, ha emesso l’ordinanza della misura cautelare degli arresti domiciliari con il dispositivo di controllo del braccialetto elettronico, subito eseguita dai carabinieri del Norm.