Paglialunga: "Con la Tari penalizzati anziani, famiglie e coppie giovani"

L'amministrazione comunale di Civitanova aumenta la tassa rifiuti del 8.38%, generando critiche per la ripartizione dei costi e la mancanza di incentivi alla differenziazione.

L’amministrazione comunale aumenta la tassa rifiuti "e almeno 823mila euro sono contabilizzati sui costi del servizio raccolta e smaltimento del Cosmari e caricati in bolletta. Facendo due conti, ogni contribuente ha sulle proprie spalle più di 60 euro di spesa che forse potrebbe essere meglio razionalizzata". Mirella Paglialunga (Per Civitanova) torna sul rincaro dell’8.38 per cento votato dal centro destra in consiglio (opposizioni tutte contrarie) per coprire la spesa di gestione del 2024 che ammonta a 8.905.000 euro e sulla quale incidono anche 658mila euro per le attività di gestione delle tariffe e rapporti con gli utenti in capo alla Civita.s, 30mila euro per i servizi resi dal personale di supporto e 135mila euro per i costi del personale del servizio ambiente del Comune. Paglialunga sottolinea pure come l’assessore alle finanze Morresi, durante il dibattito consiliare "non abbia trovato di meglio che ironizzare sul fatto che un aumento dell’8.38 per cento è meglio di un aumento del 10 per cento, dimenticando di dire ai civitanovesi l’amara verità, cioè che l’aumento di tariffe riguarderà sia il 2024 che il 2025 e che l’amministrazione comunale ha fatto la biasimata scelta di ripartire i costi per un 55 per cento a carico delle famiglie e un 45 per cento a carico delle utenze non domestiche, senza tenere conto del principio che chi inquina paga, ma ha deciso di penalizzare le famiglie, gli anziani e le coppie giovani. In questo panorama – conclude – la differenziata nel 2024 è ferma al 71.25 per cento a fronte di un 73,27 per cento raggiunto nel 2020 e l’idea dello sviluppo di sistemi di tariffazione puntuale, per premiare l’impegno delle persone nella gestione differenziata dei rifiuti, si allontana".

l. c.