Parco e scuole sempre più verdi con 168 alberi da piantare

Via all’iniziativa nell’infanzia "Joyce Lussu" e nella primaria "Mandela". La chiusura il 26 aprile.

Parco e scuole sempre più verdi con 168 alberi da piantare

Parco e scuole sempre più verdi con 168 alberi da piantare

Iniziata un’altra fase molto importante del Festival montecosarese "Un grande albero c’è", ovvero la ’piantumazione’ complessiva di ben 168 alberi. Ieri mattina i ragazzi dell’associazione "Il Borgo", insieme alla mascotte "Superborghetto" e alla guida naturalistica Martina Zura Puntaroni, si sono recati nella scuola dell’infanzia, intitolata alla scrittrice "Joyce Lussu" vissuta a Fermo e alla scuola primaria "Nelson Mandela", dove hanno messo a dimora degli esemplari di tigli, che negli anni a venire rimpolperanno il verde a Montecosaro.

Sono stati momenti molto emozionanti per tutti i partecipanti. Il sorriso e la gioia dei bambini – felici di accogliere i "nuovi amici" nel loro giardino – sono arrivati al cuore di tutti (maestre, genitori e membri delle associazioni). Al termine di ogni singola piantumazione gli stessi bambini, insieme alla star "Superborghetto", hanno gettato della terra intorno alle radici e hanno simpaticamente abbracciato gli alberi, mentre sussurravano – divertendosi – la frase "Ti voglio bene".

Domani si va avanti con l’iniziativa e sarà la volta del plesso di viale della Vittoria, poi sabato cerimonia analoga alla scuola Media Padre Matteo Ricci, ai piedi del centro storico.

La piantumazione si concluderà quindi il 24 e 25 aprile (giorno della Liberazione), con la messa a dimora di circa 160 alberi questa volta nel parco Europa, situato in via Fermana. Un grazie sincero, da parte della comunità scolastica e dell’associazione "Il Borgo", è stato rivolto alla "Adriatica Oli" e al progetto "Amicambiente" che l’azienda Montecosarese sta portando convintamente avanti da anni nel territorio comunale, grazie al quale migliaia di piante sono state messe fruttuosamente a dimora rallegrando l’habitat urbano e anche chi lo abita.

Ennio Ercoli