
Pepa debutta in consiglio. Giallo su una segnalazione
Prima seduta ieri mattina, nell’austera sede dell’aula magna del palazzo comunale di Recanati, per l’ insediamento del nuovo consiglio uscito dal responso degli elettori.
Momento toccante e solenne il giuramento del sindaco, sottolineato dall’ascolto dell’inno di Mameli, a cui ha fatto seguito l’esposizione delle linee programmatiche della sua amministrazione per il prossimo quinquennio. Fra gli atti burocratici di inizio legislatura la convalida degli eletti, la nomina del presidente del consiglio, l’istituzione dei gruppi consiliari con la nomina dei capigruppo e la costituzione della commissione elettorale e quella per l’albo dei giudici.
"Sento forte la responsabilità di questa fascia che indosso – ha detto Pepa particolarmente emozionato – e, seppur possa sembrare retorico, ritengo opportuno fare una promessa solenne alla città: m’impegno a essere davvero il sindaco di tutti". Critica la minoranza. L’ex sindaco Bravi ha rimarcato la situazione lasciata con un avanzo di amministrazione di oltre 360mila euro e i tanti progetti già in cantiere grazie ai fondi del Pnrr, per i quali anche Fiordomo ha rivendicato la paternità. Un consiglio destinato a filare liscio senza tante emozioni, se non fosse stato l’intervento del consigliere di minoranza del Pd che sul nome di Benito Mariani della Lega, proposto dalla maggioranza per la presidenza del consiglio, ha sollevato un problema non di incompatibilità, ma di opportunità rivelando che all’inizio dell’anno Mariani, semplice consigliere, ha partecipato a una selezione pubblica, indetta dal Comune di Recanati, per la nomina di agenti di polizia municipale. Questo per Marinelli era una circostanza che avrebbe consigliato i suoi amici di maggioranza a non proporlo alla carica dipresidente del consiglio.
Quello che fa tingere di giallo la storia è che questo fatto era stato denunciato qualche giorno prima con una lettera, indirizzata al sindaco, al segretario comunale e a tutti i consiglieri, da un cittadino recanatese. All’atto della notifica della risposta del segretario comunale, che chiariva come non esistesse alcun impedimento del consigliere Mariani, legittimato a partecipare a una selezione pubblica, d’altra parte presieduta da commissari esterni, e che valeva come graduatoria per molti altri Comuni, si è scoperto che questo solerte cittadino era una persona di età avanzata e in condizioni tali da non poter aver scritto lui quella lettera. Da qui, a tutela del buon nome del genitore, i figli stanno valutando la denuncia ai carabinieri perché probabilmente qualcuno o ha carpito la fiducia dell’uomo o a utilizzato senza alcuna autorizzazione la sua identità. Comunque alla fine, Mariani non solo è stato votato dai suoi consiglieri di maggioranza ma anche da due consiglieri di minoranza del gruppo di "Vivere Recanati", Francesco Fiordomo e Giorgio Lorenzetti.
Antonio Tubaldi