Pestaggio legato allo spaccio e a conti non saldati: condannati

Tre condanne legate a uno scontro per debiti di droga a Recanati: Monaldo Tanoni vendette marijuana a due osimani, ma non fu pagato. Tentò di rubare, ma fu picchiato. Condanne per lesioni e spaccio, con ipotesi di calunnia e rapina. Appello in corso.

Tre condanne per un pestaggio legato allo spaccio di stupefacenti e ai conti non saldati. Sotto processo erano il recanatese Monaldo Tanoni e gli osimani Loris Contino e Daniel Franco De Oliveira. I fatti erano avvenuti a ottobre del 2018. Monaldo Tanoni aveva venduto agli osimani mille euro di marijuana. Ma non era stato pagato, così aveva tentato di portare loro via il cellulare e le chiavi dell’auto, cercando anche di ferirli con un coltello a serramanico con 9 centimetri di lama. Ma gli altri, con l’aiuto anche di un minorenne (già condannato dal tribunale per i minori per rapina e lesioni) si erano ribellati e sottratti alle sue pretese, colpendo il recanatese con una scarica di pugni alla testa e al torace. Alla fine Tanoni era stato accusato di spaccio, tentata rapina, lesioni e porto d’armi, e si era ritrovato con un trauma cranio-facciale, le ossa nasali e le costole rotte. I due osimani, che riportarono lesioni per sette giorni ciascuno per le ferite alle mani, a loro volta erano stati accusati di lesioni. Nel corso del processo, il recanatese e gli osimani si sono accusati a vicenda per l’accaduto. Alla fine il collegio ha condannato Tanoni e nove mesi per i reati di lesioni e spaccio, ma lo ha assolto dall’accusa di rapina. Contino e De Oliveira sono stati condannati a sei mesi per le lesioni. Gli imputati, difesi dagli avvocati Domenico Biasco, Laura Versace e Marco Giorgetti, ora potranno fare appello.