Petardo esplode nei bagni pubblici. Fiamme e paura in pieno centro

Il sindaco: "Un episodio inaccettabile, confidiamo nelle forze dell’ordine per arrivare ai responsabili".

Petardo esplode nei bagni pubblici. Fiamme e paura in pieno centro

Petardo esplode nei bagni pubblici. Fiamme e paura in pieno centro

Non una bottiglia molotov, ma un petardo. "Però, anche se alquanto ridimensionato rispetto alle supposizioni ipotizzate nell’immediato, l’episodio resta sconcertante, incomprensibile, inaccettabile. Confidiamo nell’impegno delle forze dell’ordine per individuare i responsabili". Questo il giudizio espresso dal sindaco Michele Vittori, giunto sul posto mentre operavano i vigili del fuoco di Macerata e del distaccamento di Apiro. L’episodio a cui si è riferito Vittori, è avvenuto a Cingoli nel pomeriggio di ieri, a ridosso del centro storico, all’inizio del Viale della Carità: nelle mura urbiche sono ubicati i bagni pubblici, sempre aperti, attigui per uomini e donne. E proprio all’esterno c’è un’area di sosta per le auto. Vi aveva parcheggiato la sua una signora cingolana: mentre l’apriva per ripartire, poco prima delle 17, ha notato che dal locale lato-uomini usciva un denso fumo. La donna ha subito avvertito la Polizia locale. Sono immediatamente arrivate due agenti che al gestore del vicino Bar dei Tigli hanno chiesto d’intervenire con un estintore. Il rogo è stato spento. Solo allora, tra le residue esalazioni e con una visibilità ancora limitata, è stata notata una bottiglia, ritenuta una molotov che avrebbe provocato le fiamme intorno a un lavabo. Non rilevanti i danni: solo molto annerite le piastrelle e le pareti. Quindi sono iniziati gli accertamenti: tecnici da parte dei pompieri, estesi alla ricerca di testimonianze per poter identificare gli autori della deprecabile azione. Eseguendo i rilievi, si è appurato che non una molotov (la bottiglia di vetro rinvenuta, era vuota e tappata) ma un petardo gettato nel cestino di plastica contenente la carta da smaltire avrebbe causato la combustione che si è estesa al sovrastante dispositivo a disposizione nel lavandino con i fazzoletti asciugamani di carta. Quanto ai responsabili, da alcuni operai in attività lì intorno sarebbero stati visti due ragazzini di colore che prima avrebbero gettato un petardo davanti all’edificio del mercato coperto, che si trova quasi dirimpetto ai bagni pubblici in cui poi si sarebbero introdotti buttando un petardo nel cestino dal quale si è sviluppato il fuoco.

Gianfilippo Centanni