ASTERIO TUBALDI
Cronaca

Più personale a Radiologia con l’arrivo della Tac

Il consigliere regionale Borroni interviene sulla questione e assicura impegno da parte dell’ente: "La sanità deve essere diffusa su tutto il territorio".

Più personale a Radiologia con l’arrivo della Tac

Più personale a Radiologia con l’arrivo della Tac

Smontata in questi giorni la vecchia Tac, inutilizzata da tempo, che si trovava nel reparto di radiologia dell’ospedale Santa Lucia. Sono in corso i lavori di modifica dell’impianto elettrico necessari per sistemare nella stessa stanza già piombata la nuova Tac a 128 strati presente oggi nel Covid Hospital di Civitanova. Rimane solo da preparare il personale tecnico e medico all’utilizzo della nuova Tac, ma ancora prima di questo è necessario rafforzare con nuovo personale la Radiologia di Recanati. Si perché attualmente il personale è ridotto all’osso: con il passare degli anni, un tecnico è stato trasferito a Civitanova, riducendo il servizio pomeridiano della Radiologia, e persino il personale amministrativo è stato spesso sacrificato per coprire i turni dei loro colleghi all’ospedale della cittadina rivierasca. Su questo interviene il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Pierpaolo Borroni, che è anche presidente della quarta commissione sanità.

Borroni non si fa tirare per la giacchetta e risponde pronto agli attacchi del Pd di Civitanova e del loro consigliere regionale Romano Carancini che avevano contestato la scelta del macchinario promesso da tempo proprio all’ospedale di Civitanova e finito a Recanati. "Non c’è stato alcuno scippo della Tac –, spiega Borroni –. Quando è stata decretata la fine dell’emergenza Covid, nel maggio del 2023, si è deciso di portare la Tac a Recanati e le misure erano idonee ad ospitare sin da subito la strumentazione, mentre a Civitanova avremo dovuto aspettare diversi mesi. Perché allora non utilizzarla per affrontare intanto la riduzione delle liste di attesa? A Civitanova comunque arriverà la nuova Tac".

Per quanto riguarda il personale da formare e implementare a Recanati, Borroni assicura che questo compito aspetta al direttore generale dell’Ast3. "Noi abbiamo messo – conclude Borroni – sul piatto 13 milioni per poter ottimizzare le liste di attese nella nostra regione che, si badi bene, non è tra le peggiori d’Italia. La problematica del personale non è nata da quando Borroni è consigliere regionale o, meglio, da quando Acquaroli è presidente della Giunta Regionale, ma viene dal 2007, da quando l’allora premier Romano Prodi mise un limite alle assunzioni pubbliche. Luca Ceriscioli, ex governatore della regione Marche, ha centralizzato, inoltre, i servizi sanitari. Quando siamo arrivati noi, con la pandemia in corso, abbiamo constatato invece che la sanità deve essere diffusa su tutto il territorio, questa lezione è stata importante e il progetto di centralizzare era sbagliato. Noi stiamo provvedendo a porvi rimedio".