DI PIERFRANCESCO
Cronaca

Quando si diceva ’basta la salute’

La dedizione delle istituzioni sanitarie e dei medici rimane forte, ma la sanità marchigiana affronta sfide come le liste d'attesa e la delegittimazione della professione medica.

Quando si diceva ’basta la salute’

Quando si diceva ’basta la salute’

di Pierfrancesco

Giannangeli*

E questo qualcuno erano le istituzioni sanitarie, attraverso i loro presidi qualificati sul territorio, e le loro emanazioni in carne e ossa, medici e impiegati che ai pazienti - non ancora definiti clienti - dedicavano tutte le loro energie, perché davanti alla salute ogni altra cosa passa in secondo piano. Quest’ultimo aspetto non è cambiato, la dedizione professionale è sempre quella, perché quando si decide di fare un mestiere come il medico l’attenzione, la cura (appunto), nei confronti del malato non è un concetto vuoto e neanche un obbligo professionale: è semplicemente una missione. Ciò che è cambiato è il mondo intorno, in nome della razionalizzazione e di un’ottimizzazione del servizio che in taluni casi proprio ottima non riesce a essere. La settimana di passione della sanità marchigiana, con il Cup ammutolito che non riusciva a dare segni di vita, è stata anche una settimana di riflessione, alimentata dalle considerazioni di Romano Mari, presidente dell’Ordine provinciale maceratese in occasione della Giornata del Medico. Se davanti a un attacco hacker anche i più preparati sembrano essere da qualche parte vulnerabili, adesso appare evidente che ci sarà da fare i salti mortali per smaltire le richieste, considerato che già in condizioni normali le liste d’attesa appaiono inaccettabili in un Paese che vuol dirsi civile. Rimane solo da vedere come andranno i prossimi giorni. E poi c’è quello che dice il dottor Mari, cioè che, per la difficoltà di accesso a prestazioni e servizi, una parte della popolazione rinuncia a curarsi e quella che invece può permetterselo si rivolge ai privati. In più, in un’epoca in cui hanno diritto di pontificare gli idioti e gli ignoranti, la professione del medico (ma non solo quella) è addirittura delegittimata e per parare i colpi, non metaforici, è necessario organizzare corsi di autodifesa. Sconfortante. Ma che vuoi farci, basta la salute.

* docente