"Riattivato l’impianto di risalita"

Il sindaco Capponi: normativa rigida, c’è voluto tempo per le autorizzazioni. I ritardi avevano causato polemiche

"Riattivato l’impianto di risalita"

"Riattivato l’impianto di risalita"

È tornato in funzione l’attracco della discordia. Si tratta dell’impianto finito al centro di una querelle, in Consiglio comunale e nei giorni successivi, tra il consigliere di minoranza Andrea Mozzoni e il primo cittadino Franco Capponi. I controlli di collaudo hanno dato parere favorevole per l’impianto di risalita meccanizzato: "Siamo contenti di aver risolto un problema seppure non generato da noi e di aver rimesso a disposizione della città quest’opera – ha detto il sindaco -. L’impianto per noi resta una scelta sbagliata, molto dispendioso e difficile da gestire. Pensate che se ne contano pochissimi in Italia, di questa tipologia, proprio per la difficoltà nell’utilizzo. Il più grave errore commesso è stato quello di costruire un impianto di risalita al posto di un comune ascensore. Nel nostro caso, dobbiamo rifarci alla normativa degli impianti come le cabinovie o simili, e sono necessarie ditte altamente specializzate per collaudi e controlli". L’investimento per realizzare l’opera è stato di un milione e 200mila euro all’epoca e secondo Capponi "è stata realizzata con errori fin dall’inizio, ed è stato necessario un ulteriore milione di euro per completarla". L’impianto, dopo alcune criticità a partire dal 2014, era tornato in funzionare fino al gennaio 2023 quando il degrado di una fune di trazione ha imposto la sostituzione di tutte le funi di trazione. "Nell’occasione sono state riscontrate incongruenze nella relazione tra ciò che è stato realizzato e ciò che era stato progettato. Abbiamo inviato una nuova relazione, sollecitando più volte una risposta che è arrivata questa settimana ed era fondamentale perché l’impianto tornasse in funzione".

Gaia Gennaretti