Rigopiano, la sentenza: valanga imprevedibile La rabbia dei familiari: "Così si giustifica tutto"

I genitori di Emanuele Bonifazi: "Nessuno li ha avvisati prima, basta con tragedie dovute a imperizia e incuria".

Rigopiano, la sentenza: valanga imprevedibile  La rabbia dei familiari: "Così si giustifica tutto"

Rigopiano, la sentenza: valanga imprevedibile La rabbia dei familiari: "Così si giustifica tutto"

di Chiara Gabrielli

"Sconforto, dolore, delusione, moltissima rabbia": sono i sentimenti di Egidio Bonifazi, padre di Emanuele, di Pioraco, che il 18 gennaio 2017, a 31 anni, perse la vita sul luogo di lavoro, l’hotel Rigopiano, dove era addetto alla reception, ora che sono state depositate le motivazioni delle sentenza, tutti assolti. L’imprevedibilità dell’evento, una non riscontrabile responsabilità degli imputati che "esclude il collegamento causale tra la presunta condotta omissiva tenuta e il crollo dell’Hotel Rigopiano", questo si legge in un documento di 274 pagine che racchiude le motivazioni della sentenza del 23 febbraio scorso. A Rigopiano, in Abruzzo, sei anni fa persero la vita 29 persone. Tra le vittime due maceratesi: oltre a Emanuele, perse la vita Marco Tanda, 25 anni, di Castelraimondo, pilota Ryanair, che lassù era in vacanza con la fidanzata, Jessica Tinari. "Si sentono tante belle parole sull’importanza di salvare vite umane che, appunto, restano tali – dice Egidio Bonifazi –, la teoria dell’imprevedibilità non regge, di imprevedibile lì non c’era nulla. Con questa sentenza è stata annullata tutta la parte della prevenzione e delle previsioni. C’erano le basi per intervenire. Pensiamo al grande disastro di ora in Emilia Romagna, almeno hanno avuto l’allerta, poi magari non si riesce a scappare, ma almeno qualcuno li aveva avvisati prima, potevano provarci, a mettersi in salvo. Non così nel caso di Rigopiano. Se, come hanno detto usandola come scusa, tanti Comuni erano isolati e in difficoltà, la Regione poteva e doveva chiedere aiuto. Ma non l’ha fatto. E ora, l’intera Regione è scagionata. E poi, perché nessuno ha avuto l’idea di chiamare gli elicotteri? Tornando sempre alle immagini dell’Emilia di questi giorni, ne sono volati tanti e molte persone sono state salvate". "Cosa provo? Tanta delusione e anche tanta preoccupazione perché si sta scrivendo una pessima pagina di storia giudiziaria – le parole della mamma di Emanuele, Paola Ferretti –. Se dovesse essete confermata questa linea fino all’ultimo grado di giudizio, significherebbe che tutte le tragedie saranno imprevedibili e che coloro che amministrano i territori potranno farlo con superficialità e incuria, senza correre alcun rischio. Non concordo con questa lettura della strage, soprattutto sull’imprevedibilità. Non riesco a capacitarmi del come si possa considerare imprevedibile la valanga in una zona a forte rischio valanghivo e con una classificazione rischio valanghe 4 su 5 come rilevato e segnalato dalla stazione MeteoMont".

E ancora: "Sosterrò fino alla fine che la strage di Rigopiano si poteva e si doveva evitare. Ecco perché confidavo in una sentenza giusta ed esemplare, ma evidentemente sono mancati il coraggio e la determinazione per lanciare un segnale chiaro e doveroso: basta con tragedie dovute ad imperizia ed incuria, basta con vittime innocenti. Mai più".