"Rimuovere i manifesti di Pro Vita Famiglia"

Delegati delle Donne Democratiche chiedono la rimozione di manifesti antiabortisti a Civitanova e San Benedetto del Tronto, denunciando violazioni dei diritti civili e della legge 194. Contestata la disinformazione e la stigmatizzazione delle donne promosse dalla campagna nazionale.

Manifesti promossi dalla campagna ‘Pro Vita e Famiglia’ a Civitanova e San Benedetto del Tronto, intervengono le delegate alla Conferenza nazionale delle donne democratiche, insieme alla referente Donne Dem della Regione, Luisa Cecarini, con l’invito ai due Comuni "a rimuovere i manifesti, poiché violano i diritti civili e le libertà individuali sanciti dalla legge 194".

La campagna nazionale promossa dagli antiabortisti "è - dicono - basata su informazioni scientifiche inaccurate, promuove disinformazione e stigmatizza coloro che scelgono l’interruzione volontaria di gravidanza". A loro giudizio il messaggio "lede la dignità delle donne, mette in discussione il loro diritto all’autodeterminazione e ne minaccia anche la salute. Questi diritti sono stati conquistati con la legge 194 del 1978, ma assistiamo costantemente a tentativi di indebolirli nelle Marche dove il 70% dei ginecologi sono obiettori di coscienza". Sollevano infine obiezioni sotto l’aspetto del Codice della Strada "che vieta la presenza su strade e veicoli di qualsiasi forma di pubblicità contenente messaggi sessisti, violenti o stereotipi di genere offensivi che minaccino il rispetto delle libertà individuali e dei diritti civili e politici".