Rosati ribatte al sindaco a Civitanova: "Si crede il migliore e non accetta critiche"

Il sindaco Ciarapica viene accusato di non saper accettare le critiche e di non voler migliorare la manifestazione Vita Vita. Rosati invita il sindaco a riflettere sulla necessità di rinnovarsi e a rispettare le tempistiche per la consegna dei documenti relativi ai concerti.

"Non sorprende che il sindaco Fabrizio Ciarapica non abbia capito niente del mio intervento su Vita Vita. Richiedeva, da parte sua, uno sforzo di comprensione e di tensione verso il miglioramento. Ma, è così convinto di essere il migliore che non sa accettare le critiche, bollando come ‘atteggiamento distruttivo’ quelle di chi gliene fa". Nella polemica sul festival Vita Vita, quest’anno al centro di lamentele anche da parte di molti civitanovesi, Yuri Rosati (Partito democratico) incalza il sindaco: "Non riesce a sostenere un confronto che vuole solo migliorare la manifestazione, ma continuare a cantarsela e suonarsela è quanto di peggio si possa fare, mentre intorno a Civitanova tutti si sono organizzati con eventi che le hanno fatto concorrenza, surclassandola in certi casi". Per Rosati inutile che Fabrizio Ciarapica "continui nella stanca elencazione delle iniziative del cartellone estivo. Ogni sindaco ne ha organizzate e Civitanova è sempre stata bella e attrattiva, e lo sarà anche dopo di lui. La questione non è il numero degli eventi, ma la qualità degli stessi e anche il costo, di cui nulla si sa".

Quindi la richiesta al sindaco "a riflettere sulla necessità di rinnovarsi, perché non può esistere che Civitanova venga governata da chi sa solo lodare se stesso senza riconoscere che si può fare di più e di meglio. Se poi pensa che le perplessità su Vita Vita siano solo del centro sinistra, si svegli e dia un’occhiata anche i social per cogliere il senso delle tantissime critiche dei cittadini". In merito alla mancata consegna dei documenti relativi ai concerti al Varco "si dia una mossa – conclude Rosati – perché il regolamento stabilisce le tempistiche, tre giorni, e lui lo deve rispettare altrimenti, lecitamente, si può pensare che queste perdite di tempo facciano comodo solo a chi dà fastidio la trasparenza".