Sacchi: "Nuovo itinerario Ricciano più coerente ai fini turistici"

Sulla sostituzione dell’Itinerario Ricciano elaborato dal professor Filippo Mignini con il...

Sacchi: "Nuovo itinerario Ricciano più coerente ai fini turistici"

Sacchi: "Nuovo itinerario Ricciano più coerente ai fini turistici"

Sulla sostituzione dell’Itinerario Ricciano elaborato dal professor Filippo Mignini con il progetto presentato dal Centro Studi Diocesano Padre Matteo Ricci, su cui nei giorni scorsi ha scritto Gianluca Puliti, ex dirigente del Comune, interviene oggi l’assessore Riccardo Sacchi.

"In questi ultimi anni –- spiega - il contesto è sensibilmente mutato in virtù della riapertura della chiesa di San Giovanni e dell’avvio di un percorso di connessi studi storici e architettonici che hanno fatto meglio conoscere la città e i suoi edifici ai tempi di Padre Matteo Ricci. A questo si aggiunge anche la fondamentale circostanza della dichiarazione di ’venerabilità’ e dell’avvio del processo di beatificazione del gesuita". Sacchi sottolinea come "il professor Filippo Mignini, che aveva elaborato il primo progetto, è un’autorità in materia", ma nel contempo rileva che "si tratta di un itinerario che riguarda la storia e le strutture architettoniche", motivo per cui "il Comune ha inteso avvalersi anche della consulenza tecnica specialistica di storici e di architetti, tutti contributi - lo si sottolinea - volontari e gratuiti, per meglio focalizzare i luoghi riferibili a Padre Matteo, stanti le trasformazioni urbane intervenute in cinque secoli". "Per questi motivi – prosegue Sacchi - si è provveduto ad aggiornare il progetto, rendendolo più lineare e coerente rispetto all’odierno assetto urbanistico della città, tenendo conto dei flussi turistici attuali e futuri e delle connesse esigenze. In particolare, gli abbinamenti tra luoghi e biografia del gesuita sono stati riverificati e selezionati, mantenendo quelli più coerenti e rinunciando agli altri. Un lavoro, dunque, metodologicamente rigoroso che ottimizza anche i costi e non pone alcun problema in ordine alla rendicontazione del contributo europeo, peraltro già presentata". In ogni caso quanto era stato fatto non andrà disperso, visto che i materiali digitali e i testi già prodotti costituiscono patrimonio conservato, archiviato e utilizzabile. "Ferma restando la discrezionalità delle scelte dell’amministrazione in ordine a rimodulazioni o modifiche di progettazioni, ove possibile – conclude l’assessore Riccardo Sacchi - si può affermare che non sussiste alcun rischio di confusione, sovrapposizione o perdita economica per l’Ente che ha operato con l’obiettivo di rendere il progetto più coerente e aderente all’attualità".

f. v.