PAOLA PAGNANELLI
Cronaca

Sanzioni più pesanti per chi beve: "Ma le denunce sono in aumento"

Gianluca Lanciani dell’omonima autoscuola: "L’inasprimento delle pene è sicuramente condivisibile. Ma servirebbe un’educazione stradale a partire dai bambini per responsabilizzare i futuri automobilisti".

"Purtroppo capita che ci siano giovanissimi sanzionati per l’alcol. Quello che però davvero colpisce è che il fenomeno è in aumento, nonostante il giustissimo inasprimento delle pene. Forse, oltre all’aspetto sanzionatorio, si dovrebbe affiancare quello educativo fin da piccolissimi". Gianluca Lanciani, che da quasi quaranta anni si occupa di questa materia dalla sua autoscuola maceratese, accoglie chi, dopo la sanzione, deve riguadagnarsi il titolo per tornare a guidare. "L’articolo 186 del codice della strada prevede tre fasce di tasso alcolemico, tra 0,5 e 0,8, poi da 0,8 a 1,5, infine oltre 1,5, con sanzioni più pesanti via via in termini di multe e durata della sospensione della patente. In caso di sanzione recidiva nel biennio, la patente può essere revocata, tolta definitivamente. Tutte le sanzioni si raddoppiano, se c’è un incidente".

Ma chi è che deve tornare alla scuola guida?

"Chi ha i punti azzerati, dopo una serie di sanzioni, per ripetere l’esame di teoria e pratica come i 18enni, ma con una scheda semplificata. In caso di revoca invece, con la condanna penale, si devono aspettare due anni per riavviare l’iter e riprendere la patente. In altri casi è richiesta la revisione per l’accertamento dei requisiti psicofisici. Quando termina il periodo di sospensione della patente, prima di poter tornare a guidare serve una visita della commissione medica, per accertare che non ci siano tracce di alcol nel sangue. Se gli esami vanno bene, si ottiene la patente con validità massima di due anni, terminati i quali ci sarà una nuova valutazione della commissione, e solo in caso di esito positivo si riavrà la patente con la validità ordinaria. Questa procedura può scattare dopo un incidente stradale dovuto all’alcol, anche se il guidatore non resta a zero punti".

È un fenomeno esteso?

"I sanzionati non sono tantissimi, rispetto al numero di chi guida. Ma rispetto agli anni passati sono sicuramente di più le denunce per guida in stato di ebbrezza. Per lo più si tratta di persone giovani, ma va anche detto che la maggior parte dei controlli si fanno di sera. Di giorno, verrebbero fuori dati diversi. Gli anziani sono molto rari oggi".

Cosa dicono della sanzione ricevuta?

"Quasi tutti che sono stati fermati dopo un matrimonio o una cerimonia importante. Ma in questi casi, si mangia tanto e le feste durano a lungo, se si viene fermati ancora in alcolemia vuol dire che si è bevuto parecchio. Molti sono pentiti, preoccupati per il lavoro. Molti provano un senso di imbarazzo. Ma c’è una cosa che colpisce".

Quale?

"Le sanzioni si sono irrigidite, cosa importante e condivisibile. Ma non sembra che l’uso di alcol si sia ridotto. La strada sanzionatoria è giusta, ma ci vorrebbe un’educazione stradale fin da piccoli, per responsabilizzare su quello che si può provare a se stessi, alle persone che viaggiano con noi e agli altri".