LORENA CELLINI
Cronaca

Sciopero e volantinaggio per gli aumenti salariali

Protesta contro la Federdistribuzione davanti al negozio ’Acqua e Sapone’. Le Rsu: "Disparità tra vecchi e nuovi contratti, ma anche demansionamenti". .

Sciopero e volantinaggio per gli aumenti salariali

Sciopero e volantinaggio per gli aumenti salariali

Rottura della trattativa sul rinnovo del contratto collettivo di lavoro della Distribuzione Moderna Organizzata e ieri sciopero proclamato dalle organizzazioni sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil contro la Federdistribuzione. A Civitanova un presidio è stato organizzato davanti al negozio ‘Acqua e Sapone’ di corso Vittorio Emanuele per chiedere il riconoscimento degli aumenti salariali e lo stop alla flessibilità incontrollata praticata attraverso i contratti a termine.

Non solo sit in. Ieri mattina infatti si è svolto anche volantinaggio tra le bancarelle del mercato settimanale per una protesta che oltre alla richiesta del rinnovo del contrato nazionale, scaduto nel 2019, e all’adeguamento dello stipendio dice no "alla logica di scambio, con gli aumenti salariali subordinati al peggioramento dei diritti e con il conseguente aumento della precarietà e l’abbassamento dei livelli di inquadramento professionale" è stato il messaggio di sindacalisti e dipendenti dei gruppi che hanno abbracciato lo sciopero e aderenti alla Federdistribuzione; oltre ad Acqua e Sapone, Brico, Obi, Arcaplanet, Kiko, Lidl, e Oviesse.

Sabina Del Vecchio, dipendente di ’Acqua e Sapone’ ed esponente della Rsa Filcam, parla di "disparità tra vecchi e nuovi contratti, con l’abbassamento dei livelli e più obblighi e con festività lavorate non su base volontaria, oltre a demansionamenti come fare le pulizie, che non ci competono".

Per Marco Squartini di Fisascat Cisl Marche "a differenza delle altre associazioni, Federdistribuzione si ostina a non rinnovare e le condizioni messe sul tavolo della trattativa sono irricevibili, con la mortificazione della dignità dei lavoratori e l’esasperazione della flessibilità".

Diverse le testimonianze dei lavoratori presenti ieri mattina alla manifestazione di protesta.

"Chiediamo – dice Angelica Bravi di Filcams Cgil – rispetto per i lavoratori e il riconoscimento economico che dia dignità ai loro salari". Claudio Chicchitti di Uil Tuc sottolinea come "Federdistribuzione si sia diversificata dalla altre associati che hanno invece sottoscritto il rinnovo dei contratti per questo settore. È che vogliono l’allungamento dei contratti a termine e l’abbassamento dei livelli di professionalità dei lavoratori".