Scuole con sedi vacanti: i dirigenti Scelti dodici presidi reggenti

Gli incarichi che riguardano anche istituti sottodimensionati per numero di iscritti scattano da venerdì e avranno la durante di un anno. Il numero minimo di alunni potrebbe salire a 900 provocando accorpamenti.

Scuole con sedi vacanti: i dirigenti  Scelti dodici presidi reggenti

Scuole con sedi vacanti: i dirigenti Scelti dodici presidi reggenti

La direttrice dell’Ufficio scolastico regionale, Donatella D’Amico, ha assegnato gli incarichi di reggenza per le gli istituti con sedi vacanti o sottodimensionati (questi ultimi, come noto, sono quelli che non possono avere né un preside né un segretario in quanto hanno un numeri di iscritti inferiore a quello previsto dalle norme). Gli incarichi sono attribuiti a dirigenti scolastici titolari di altre scuole e hanno la durata di un anno, dal prossimo primo settembre al 31 agosto 2024. Ecco i nomi: Istituto comprensivo "Coldigioco" di Apiro, Emanuela Tarascio; Istituto comprensivo "De Magistris" di Caldarola, Simona Sargolini; Itcg "Antinori" di Camerino, Francesco Rosati; Istituto comprensivo "Strampelli" di Castalraimondo, Emilio Procaccini; l’I.I.S. "Bramante" di Macerata, Maria Antonella Angerilli: Convitto Nazionale "G. Leopardi" di Macerata, Roberta Ciampechini; Ipsia "don Pocognoni" di Matelica, Sandro Luciani; l’Istituto comprensivo "Monsignor Paoletti" di Pieve Torina, Teresa Lappiccirella, Istituto comprensivo "Tortoreto" di San Ginesio, Simone Cartuccia; l’I.I.S "Alberico Gentili" di San Ginesio, Annamaria Marcantonelli; Ipsia "Renzo Frau" di Sarnano, Antonella Canova; Istituto comprensivo "don Bosco" di Tolentino, Simona Lombardelli.

Il quadro delle scuole sottodimensionate è destinato a cambiare. Per quest’anno mantengono la loro autonomia l’Ite "Gentili" di Macerata, l’Ipsia "Pocognoni" di Matelica, l’Istituto comprensivo "Leopardi" e l’Ipsia "Frau" di Sarnano, l’Istituto comprensivo "Tortoreto" di San Ginesio e l’I.I.S. "Filelfo" di Tolentino.Ma, visti i numeri degli iscritti, questi istituti, e anche altri, rischiano di perdere il preside: nei prossimi anni il numero degli allievi affinché una scuola mantenga la sua autonomia potrà salire fino a 900, con conseguente accorpamento degli istituti.