LUCIA GENTILI
Cronaca

Scuole, Sclavi alla carica sulle classi da spostare

Il sindaco ha scritto alla Provincia: "Le mie istanze fino a oggi si sono rivelate sempre inutili. Serve una sistemazione consona per tutti gli studenti".

Scuole, Sclavi alla carica sulle classi da spostare

Scuole, Sclavi alla carica sulle classi da spostare

Sulla vicenda dell’istituto Filelfo il sindaco di Tolentino, Mauro Sclavi, non molla. E in una lettera inviata al presidente della Provincia Sandro Parcaroli e alla consigliera provinciale con delega all’edilizia e alla rete scolastica (per conoscenza anche all’ingegnere della Provincia Luca Fraticelli e al dirigente scolastico del Filelfo Donato Romano) torna alla carica sullo spostamento delle classi. Come si ricorderà, a giugno Parcaroli aveva detto al Comune che "non c’era più la necessità" di trasferire parte del Filelfo (le dieci classi del Classico) nella vecchia sede – l’ex orfanotrofio (o ex licei) – nella porzione tornata agibile in seguito a lavori ad hoc. Il recente ritorno sul caso di "Striscia la notizia" ha riacceso il dibattito e, durante il servizio, Parcaroli ha tirato fuori dal cilindro l’idea di "portare i ragazzi a Ragioneria (attuale Ite, ndr)".

"Mai da nessuno è stato preso in considerazione l’utilizzo dei locali dell’Ite (che peraltro non mi risulta essere stato mai oggetto di specifici sopralluoghi), già notoriamente saturo per l’allocazione non solo dell’Ite, ma anche del Coreutico – scrive il sindaco –. Ho più volte pubblicamente ribadito l’intenzione di cercare una soluzione che permettesse, nell’attesa della realizzazione del nuovo polo scolastico in contrada Pace, di trasferire tutto il liceo (Classico e Scientifico) dai locali ex Quadrilatero, essendo mio principale interesse quello di trovare una sistemazione consona a tutti gli studenti. A tal fine ho anche ipotizzato di mettere a disposizione i locali attualmente occupati dagli uffici comunali, in modo da riportare tutte le superiori nelle originarie sedi del centro storico. Nonostante gli inviti a voi rivolti – prosegue rivolgendosi a Parcaroli e Sestili – nessuno si è mai recato a verificare gli spazi e l’organizzazione delle superiori di questo Comune. Inutili si sono rivelate, ad oggi, le mie istanze e quelle della scuola volte a evidenziare l’impossibilità oggettiva di continuare a tenere gli studenti nell’attuale condizione, a fronte di una palese violazione di diritti costituzionalmente garantiti". Sclavi ribadisce: "Sosterrò in ogni sede, istituzionale e non, le iniziative che verranno prese dalla popolazione scolastica e continuerò ad assumere, nel suo esclusivo interesse, ogni azione legislativamente prevista. Reitero la mia piena disponibilità a trovare una soluzione che risolva le problematiche di tutti gli istituti in questione e a vagliare ogni proposta in tal senso, che dovrà pervenire in via scritta e formale".