Sensini morto lungo un sentiero: "Troppe inesattezze sulla vicenda"

L’avvocato Pettinari assiste il sindaco di Fiastra coinvolto nell’inchiesta dopo il decesso del 48enne "Gravi affermazioni fatte da una guida ambientale". E tira in ballo anche il ruolo dell’Arma.

Sensini morto lungo un sentiero: "Troppe inesattezze sulla vicenda"

Sensini morto lungo un sentiero: "Troppe inesattezze sulla vicenda"

Tocca all’avvocato Bruno Pettinari, legale del sindaco di Fiastra Sauro Scaficchia rispondere alle accuse mosse da Tommaso Fagiani, guida coinvolta recentemente come testimone nel caso della morte di Michele Sensini, il 48enne, finito in una voragine mentre percorreva in bici un sentiero alle gole del Fiastrone. Dopo l’opposizione della famiglia Sensini all’archiviazione del caso, il gip Claudio Bonifazi ha disposto altri sei mesi di indagini con Fagiani e l’altra guida Maurizio Fusari da audire, insieme con il sindaco.

L’avvocato Pettinari critica quelle che a suo dire sarebbero "svariate inesattezze" e mette in dubbio l’affidabilità di Fagiani in seguito a delle affermazioni fatte da quest’ultimo su un proprio profilo social in cui critica la riapertura del sentiero 342 per le Gole del Fiastrone, riaperto dal Comune cinque giorni prima del dramma e poco fuori dal quale fu ritrovato il corpo di Sensini, che era in mountain bike. "Quanto scritto dal signor Fagiani pone un gravissimo problema – spiega il legale –. Lui è una guida ambientale e non una guida di media montagna, e parte del lavoro che svolge è abusivo come quello di altre guide ambientali. Alle guide ambientali per legge nazionale, ma anche per la Regione Marche, è vietato accompagnare persone sui sentieri classificati EE (per escursionisti esperti ndr)".

Il legale si riferisce alla regionale 9 del 2006 aggiornata nell’articolo 46 con il comma 4 bis efficace dal 2022. Sensini che era una guida di media montagna avrebbe potuto accompagnare persone, mentre Fagiani che è una guida ambientale non potrebbe. "Le guide di media montagna hanno un proprio collegio professionale – aggiunge –. Mi domando come possa una guida ambientale fare certe gravissime affermazioni senza averne un titolo specifico previsto dalla legge; inoltre mi chiedo perché l’Arma dei carabinieri di Fiastra non abbia mai preso atto di quelle attività abusive che svolgono certe guide ambientali che sono vietate. Per quale ragione?". La questione di imprecisione che il sindaco Scaficchia e il legale criticano è che in tutte le guide e descrizioni del sentiero per le Gole del Fiastrone (n. 342), molte delle quali scritte dallo stesso Sensini,si deve ritornare indietro alla fine. Da una guida realizzata da Alcina snc lo scorso decennio intitolata "PerCorsi d’Acqua" lo stesso Michele Sensini scriveva sul sentiero 342, quello delle Gole, che per il ritorno si sarebbe dovuto svolgere lo stesso itinerario e ogni altra guida illustra ugualmente che arrivati alla fine del sentiero al Fosso della Regina si deve solo tornare indietro. "Questo si evidenzia anche dalla cartina pubblicata dallo stesso Tommaso Fagiani. È perciò falso descrivere che il sentiero 342 si prende partendo dalla diga. Ripeto falsa descrizione perché il sentiero 342 si prende deviando a destra sull’alveo del Fiastrone dopo aver percorso i sentieri 335 e 336, e una volta arrivati al Fosso della Regina si ritorna indietro".