"Sferisterio, candidatura ad hoc" Menghi: Carancini non fece nulla

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"L’iter avviato per la candidatura dei teatri storici delle Marche quale bene unico, e per questo denominato ‘teatri storici delle Marche’, è un fatto straordinario per il quale la Regione si batterà. Ma per lo Sferisterio, che è il contenitore culturale più prestigioso della città e un bene di enorme valore per l’Italia, l’iter da seguire sarà un altro. Mi farò io stessa garante che abbia tutte le attenzioni che merita". A ribadire l’idea lanciata in Consiglio dal sindaco Parcaroli ("per lo Sferisterio sarà individuato un percorso apposito per il riconoscimento di bene Unesco") è la consigliera regionale Anna Menghi, che punta il dito contro l’opposizione in Comune e in Regione: quando è stata al governo, dice, non ha fatto nulla per valorizzare l’arena come bene storico. "Pur apprezzando la passione con cui i colleghi dell’opposizione, dalla Monteverde in Comune a Carancini in Regione, hanno voluto sostenere il valore dello Sferisterio, trovo paradossale il modo con cui lo hanno fatto. Un modo che non tiene conto di ciò che è accaduto e non dà contezza della realtà, ma che appare strumentale e politico – precisa la Menghi –. Nel 2018, con la mozione 103, il Consiglio dava mandato all’amministrazione guidata da Carancini di valutare all’interno della quarta commissione l’iter necessario per ottenere il riconoscimento di patrimonio dell’umanità per lo Sferisterio. Trovo curioso, quindi, che a quattro anni di distanza la Monteverde, che di quella amministrazione era vicesindaco e assessore alla cultura, attacchi l’attuale amministrazione per convincerla a perseguire un obiettivo per il quale avrebbe dovuto lei, per conto del sindaco, agire affinché fosse presentata adeguata documentazione. Come mai quelli che oggi attaccano con tanta determinazione sono stati così poco incisivi quando avevano il potere di esserlo?" La consigliera, quindi, ribadisce come l’impegno di Regione e Comune non verrà meno. "Lo Sferisterio merita di entrare tra i patrimoni Unesco, ma merita di esserlo a prescindere da altri. Voglio dire che nella Tentative list presentata dalla Regione sono presenti tutti i meravigliosi teatri della regione, che insieme otterrebbero il riconoscimento in quanto teatri storici delle Marche, non per le specificità di ciascuno, ma per il fatto di essere teatro in un contesto (la regione Marche appunto) che è stato definito ed è storicamente terra di teatri. Lo Sferisterio, come ha già spiegato l’assessore Latini, rappresenta invece un unicum nel patrimonio architettonico nazionale e proprio per questo sarà inserito nelle azioni di valorizzazione legate a una candidatura a se stante, con un percorso dedicato, specifico, ad hoc".