Si dimette la vicepresidente. Contigiani

Ninfa Contigiani si dimette dalla vicepresidenza del Consiglio delle donne a seguito della revoca della presidente Sabrina De Padova da parte della maggioranza, denunciando il cambiamento negativo nella finalità e composizione del consiglio.

Si dimette la vicepresidente. Contigiani

Si dimette la vicepresidente. Contigiani

Ninfa Contigiani si dimette dalla vicepresidenza del Consiglio delle donne. In seguito alla revoca della presidente Sabrina De Padova da parte della maggioranza, che formalmente verrà espletata nel prossimo consiglio, Contigiani scrive: "Dopo l’atto consiliare con cui la maggioranza che sostiene l’amministrazione Parcaroli ha voluto stravolgere nello spirito, nella composizione e nella finalità il Consiglio delle donne, si è consumato il passaggio altrettanto grave della richiesta di revoca della presidente". La De Padova, eletta nella lista civica del sindaco Parcaroli, è infatti da tempo in rotta con la maggioranza. Una delibera aveva mesi fa estromesso dal consiglio le associazioni, snaturando quindi uno dei principi con cui questo era nato nel 2012. "Il Consiglio delle donne nacque – scrive Contigiani – per dare un luogo e uno spazio autonomo alla riflessione sulle problematiche culturali e sui temi amministrativi di sensibilità femminile, un luogo dove le amministratrici di vario livello potessero avvalersi del suggerimento, del consiglio, dell’esperienza maturata nella società da quella rete di donne che lì agisce quotidianamente per ruolo professionale, per volontariato, per incarichi riconosciuti". "Se non avessi avuto lo scrupolo di preservare dallo scontro partitico un luogo di dibattito e di crescita quale il Consiglio delle donne è stato prima dell’amministrazione Parcaroli, non avrei accettato una responsabilità che mi metteva in condizione di ‘accompagnare e mediare’, avrei potuto più semplicemente dichiarare le pressioni e i tentativi di imposizione, enfatizzare ciò che non condividevo o denunciare le difficoltà dovute all’ostruzionismo di chi nella maggioranza di destra ha sabotato invece che agevolato nascondendosi dietro un velo, a partire da ruoli apicali, senza scoprirsi mai formalmente fino a quest’ultimo atto".