"Si va da 4,50 a 12 euro, siamo una città economica"

"Si va da 4,50 a 12 euro,  siamo una città economica"

"Si va da 4,50 a 12 euro, siamo una città economica"

di Chiara Gabrielli

Jerry Patassi ha aperto l’Officina in via Ghino Valenti nel 2008.

Quanto costano le vostre pizze?

"La crescia bianca 4,50 euro, la margherita 7 euro. La più costosa in assoluto è quella con il tartufo e i porcini a 12 euro, e ricordiamo che il tartufo in un anno è passato da 70 a 180 euro al chilo. A parte questa, il prezzo più alto è per quella con il salmone fresco, rucola e mozzarella di bufala. Una capricciosa sta a 9 euro".

Quanto si spende quindi da voi per una pizza e una bevuta?

"Facciamo l’esempio di una margherita con una birra media (4,50 euro) più il coperto a 2 euro, ecco che si pagano appena 13,50 euro. Ma se anche il cliente volesse la più costosa, diciamo la pizza al tartufo, la spesa con una birra sarebbe di 18 euro. C’è anche da vedere i prodotti, se prendiamo in considerazione la birra alla spina, quella che offriamo qui, la Lowenbrau, sta sui 100 euro a fusto, non è paragonabile alla Moretti che costa la metà. Nonostante questo, teniamo i prezzi bassi".

Avete alzato i prezzi in seguito al rincaro di materie prime e bollette?

"No, non li ritocco da un paio d’anni, non credo sia un buon momento per fare aumenti. La gente sta più attenta. In tanti durante la pandemia mi hanno sostenuto, chi con l’asporto, chi venendo a cena non appena si poteva. Qui ci siamo io, alla pizza, mia moglie, mia madre, quindi semmai le spese in più ce le togliamo dal nostro guadagno, evitando così gli aumenti".

Che pensa quindi dell’indagine condotta dall’organizzazione Altroconsumo su dati Istat?

"Penso si siano sbagliati città, l’avranno confusa con un’altra. Mi sembra incredibile, io giro molto e a San Benedetto, per dire, le pizze al piatto vanno dai 10 o 12 euro in su, a Torino, Milano, Rimini, stanno a 14 o 16 euro. Macerata non è cara, anzi, molto economica".

Il locale funziona?

"Siamo chiusi solo il martedì, nel resto dei giorni lavoriamo sempre. Il venerdì e il sabato è tutto esaurito. Ci porta molti clienti il museo di Ficana, siamo a 100 metri in linea d’aria e qui vengono a mangiare i gruppi, provenienti anche da fuori provincia".