Sicurezza sul lavoro Dieci infortuni al giorno "Troppi subappalti, vanno cambiate le leggi"

La tragedia di Brandizzo che ha portato alla morte di cinque operai è una chiara dimostrazione dell'emergenza sicurezza sul lavoro in Italia. La provincia di Macerata è tra le più colpite, con un tasso di irregolarità del 83,04%. Bisogna cambiare la normativa, introdurre la materia nei programmi scolastici e rafforzare i servizi di vigilanza.

Sicurezza sul lavoro  Dieci infortuni al giorno  "Troppi subappalti,  vanno cambiate le leggi"

Sicurezza sul lavoro Dieci infortuni al giorno "Troppi subappalti, vanno cambiate le leggi"

di Franco Veroli

"È assurdo come nel 2023, in un’epoca di incredibili innovazioni tecnologiche sviluppate in ogni ambito sociale, ancora dobbiamo parlare di tragedie come quella accaduta a Brandizzo che è costata la vita a cinque operai". Daniele Principi, segretario provinciale della Cgil, è netto, non ci sono più alibi: "Quella della tutela della sicurezza sul lavoro è una vera e propria emergenza e deve essere una priorità per tutti: istituzioni, parti sociali e società civile che devono collaborare superando steccati e criticità anacronistiche". Anche perché non si tratta di una situazione localizzata, riferibile a questa o quella realtà, ma diffusa in tutta Italia. "Anche nel nostro territorio – prosegue Principi – la situazione è critica. Se consideriamo che il livello di sicurezza sul lavoro va di pari passo con la regolarità delle aziende e che il rapporto annuale dell’Ispettorato nazionale di lavoro nell’anno 2022 evidenzia un tasso di irregolarità nelle Marche pari all’83,04% delle aziende ispezionate (in assoluto la percentuale più alta rispetto a tutte le altre regioni italiane dopo il Molise), ben si capisce quanto sia urgente intervenire". "I dati riferiti alla provincia di Macerata ci dicono che nel 2022 abbiamo avuto 3.995 infortuni contro i 3.212 del 2021 (+24,4%), di cui purtroppo otto mortali". Il fatto che nel primo semestre di quest’anno i dati indichino un calo degli infortuni, nulla toglie alla gravità della situazione. Principi sottolinea come bisogna evitare il solito copione: tanto clamore e attenzione ogni volta che si verifica una tragedia, per poi lasciare le cose esattamente come stavano. "Appare ormai chiaro come sia oggi necessario cambiare radicalmente la normativa introdotta negli ultimi venti anni che ha incentivato la diffusione a cascata dei subappalti e sottoappalti e la precarizzazione del lavoro. Si tratta di fenomeni che molto spesso ostacolano la realizzazione degli obblighi formativi in materia di salute e sicurezza per i lavoratori, e che riducono il rispetto delle normative previste in materia, creando pericolosamente le condizioni per il ripetersi degli infortuni, molto spesso con gravi conseguenze". Anche perché come sta emergendo per la tragedia di Brandizzo, sottolinea Principi, "la logica della massima produttività nel minor tempo molto spesso vede nel rispetto degli obblighi su salute e sicurezza un impedimento, quando invece vanno considerati un investimento necessario a garantire l’incolumità dei propri collaboratori". Ma si può fare ancora di più. "La materia della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro deve entrare nei programmi scolastici perché non sia solo un insieme di norme ma diventi – finalmente – patrimonio di conoscenza essenziale per ogni cittadino". Ultimo, ma non meno importante, "è urgente rafforzare i servizi di vigilanza con una massiccia campagna di assunzioni nei dipartimenti di prevenzione e nell’Ispettorato del lavoro, strutture che oggi risentono di organici insufficienti a coprire le necessità".