Sofferenze e riflessioni scritte da Secondo Berdini durante la prigionia

Oggi alle 16, all’ostello Ricci, si terrà la presentazione del libro "Le mie prigioni - sentimento di quello che fui" di Secondo Berdini, edito nella collana Quaderni del Consiglio regionale delle Marche. Un appuntamento a cura del figlio di Secondo Berdini, Giacomo, che ha voluto rendere pubblici gli eventi, le testimonianze, le riflessioni che il padre ha scritto in modo sporadico durante il periodo di prigionia e di deportazione. L’incontro, moderato da Claudio Ricci, si aprirà con i saluti del sindaco Sandro Parcaroli e del consigliere regionale Romano Carancini. Relatrice sarà Annalisa Cegna, direttrice dell’Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea. Interverranno Giacomo Berdini e Giammario Domizi. L’attore Piero Piccioni leggerà alcuni passi della pubblicazione. Secondo Berdini è maceratese doc (1915-1986). Durante la Seconda guerra mondiale ha prestato servizio come addetto alle radiocomunicazioni. Dopo l’armistizio del 1943 viene fatto prigioniero in Grecia dai tedeschi e deportato in Germania. Le terribili condizioni di detenzione gli fanno, fra le altre cose, contrarre la tubercolosi tanto che al suo rientro nelle Marche trascorrerà tre anni al sanatorio di Jesi. Nel 1950 torna a Macerata come Grande invalido di Guerra e dedica il suo tempo in piccole attività artigianali. Info al 3470007889.