LORENA CELLINI
Cronaca

Soldi non spesi in Comune. Papiri attacca Morresi

Per l’esponente di Kleos e Civitasvolta le spiegazioni che sono state date dall’assessore dimostrano "che tanto nessuno controllerà mai niente" .

Soldi non spesi in Comune. Papiri attacca Morresi

Soldi non spesi in Comune. Papiri attacca Morresi

Anche nel confronto con Macerata, la cassa del Comune di Civitanova risulta zeppa di soldi che però non vengono usati. Il caso del ricchissimo conto corrente di Palazzo Sforza, a cui non si attinge manco per sistemare le strade disastrate, continua a far discutere e Dimitri Papiri rispetto alla spiegazione data dall’assessore alle finanze Claudio Morresi commenta così: "Dimostra che i numeri sono buttati lì a casaccio, che tanto nessuno controllerà mai niente". Nel rapporto con il capoluogo emerge come sulla costa il Comune continui ad ammucchiare soldi. "Macerata – spiega l’esponente di Kleos e Civitasvolta – nel 2023 incassa 124,2 milioni di euro e ne paga 130,3. Ha un giro di finanza doppio di Civitanova che invece, nel 2023, incassa 65,7 milioni di euro e ne paga 63,1. Ha un giro di spese doppio di Civitanova, maggiori infrastrutture, maggiore cassa vincolata, e dunque il tutto legittimerebbe una disponibilità importante. E, invece, Macerata al 31 dicembre 2023 ha in cassa 9.5 milioni e al 28 marzo 6,4 milioni mentre Civitanova al 31 dicembre ne aveva 22.4 e al 28 marzo 22.5".

La domanda di Papiri non cambia. Da mesi chiede all’amministrazione "perché Civitanova ammucchia soldi senza poterli spendere?". E, focalizzando solo l’andamento della cassa di Civitanova, rileva che "in cassa a fine 2023 abbiamo 22,4 milioni di euro, nello stesso giorno il Comune scrive che da una parte ne abbiamo 23,8 e dall’altra 13,1 che però se li dividi tra i dirigenti diventano 21,6 milioni, che secondo l’assessore Morresi è il valore giusto, anche se la Tesoreria dice che il valore giusto è 22,4 al punto che oggi sono 22,5 milioni. Un manicomio vero. Tanto nessuno, a partire dai revisori del conti, controlla niente. E non controllare niente magari è lo stigma nazionale necessario per non aprire il clamoroso vaso di Pandora dei conti pubblici totalmente inaffidabili". E, quanto alle stime sballate sulla giacenza in cassa e riportate nei documenti del bilancio di Civitanova "a volere essere pignoli e coerenti – continua Papiri – anche Macerata mette al 31 dicembre 2023 un valore di cassa sottostimato pari a 6.800.000 euro e ne aveva realmente 9.580.251, ma se vai a vedere le operazioni ti accorgi che avevano previsto di anticipare dei pagamenti entro la fine dell’anno, poi realmente eseguiti nei primi mesi del 2024 al punto che oggi la cassa del Comune di Macerata è pari a 6.469.318 euro".