Stato di ebbrezza: sospensione della patente... a tempo prolungato

Commissioni mediche oberate di lavoro, l’attesa per il rilascio si prolunga oltre l’appiedamento. Automobilista si appella al prefetto.

Stato di ebbrezza: sospensione della patente... a tempo prolungato

Stato di ebbrezza: sospensione della patente... a tempo prolungato

Patente ritirata per guida in stato di ebrezza, le lungaggini della burocrazia ci mettono lo zampino e l’automobilista, che doveva restare appiedato per sei mesi, rischia di rimettersi alla guida in tempi che superano quelli della sospensione. Capita perché le commissioni mediche provinciali sono intasate di lavoro e non riescono ad evadere in tempo le pratiche necessarie al rilascio del certificato di idoneità alla guida. In provincia di Macerata vittima di questo paradosso è un cliente dell’avvocato Aronne Perugini, un civitanovese che usa la macchina anche per raggiungere il posto di lavoro a venti chilometri da casa. All’inizio dello scorso novembre una pattuglia gli contesta un alto tasso alcolemico alla guida e scatta il ritiro per sei mesi della patente. Si rivolge al legale per avviare le pratiche per riottenerla. Secondo prassi, entro fine aprile. E invece la commissione medica provinciale gli fissa il primo appuntamento il 28 aprile e va da sé che l’iter dei prelievi, degli esiti e dei test porterà la procedura ben oltre la scadenza della sanzione, facendo scivolare la restituzione la patente a settembre, se va bene. Insomma, lo Stato non è in grado di far rispettare la legge che impone. Tutte le commissioni mediche provinciali sono in difficoltà, a Macerata di più. "E’ un’ingiustizia clamorosa - sottolinea l’avvocato Perugini - perché chi viola la legge deve scontare fino all’ultimo giorno della sanzione prevista, ma non uno di più. Faccio appello alla Prefettura affinché questo problema venga risolto in tempi rapidissimi. Che mettano più personale o raddoppino i turni".