Tecnologie e dipendenza. Esperto dell’Ast fa lezione all’Ipsia

Studenti dell'Ipsia "Filippo Corridoni" affrontano dipendenze tecnologiche con l'aiuto di Paolo Nanni dell'Ast Macerata. Focus sulla nomofobia e suggerimenti per ridurre l'iperconnessione.

Tecnologie e dipendenza. Esperto dell’Ast fa lezione all’Ipsia

Tecnologie e dipendenza. Esperto dell’Ast fa lezione all’Ipsia

Dipendenze tecnologiche e iperconnessione sono stati i temi affrontati da studenti e studentesse dell’Ipsia "Filippo Corridoni" nel corso dell’incontro tenutosi nell’aula magna della scuola. A salire in cattedra è stato Paolo Nanni (nella foto), comunicatore e operatore del dipartimento delle dipendenze patologiche dell’Ast Macerata.

"Ha discusso con le nostre classi prime, della sede di Corridonia – hanno spiegato dall’istituto – dei problemi dell’iperconnessione e delle vite digitali. Tra le principali conseguenze delle dipendenze digitali c’è la Nomofobia, ovvero No Mobile Fobia, cioè la paura di rimanere sconnessi e lontani dalla rete". Il termine ‘nomofobia’, infatti, è utilizzato generalmente per descrivere una condizione psicologica che può svilupparsi in quei soggetti che manifestano l’irrazionale timore oppure la paura di rimanere ’allontanati’ dalla possibilità di restare ‘collegati’ mediante il proprio smartphone. Ansia, agitazione, disorientamento, tachicardia e tremore sono alcuni dei sintomi osservabili. "L’utilizzo costante dello smartphone comporta un grave calo di memoria e di attenzione. ‘Una ricchezza di informazioni genera una povertà d’attenzione’ diceva Herbert Simon e di conseguenza, questa ricchezza di informazioni porterà ad un abbassamento del livello di attenzione. L’incontro – concludono dalla scuola – si è concluso con l’invito agli studenti di crescere relazionandosi con gli altri e di provare, di pomeriggio, a studiare mettendo lo smartphone in un’altra stanza".

Diego Pierluigi