"Ternana in bancarotta": assolti gli ex gestori

Dopo nove anni finisce la vicenza giudiziaria dei tre imputati. Il pm aveva chiesto la condanna a 26 mesi, ma "il fatto non sussiste"

"Ternana in bancarotta": assolti gli ex gestori

"Ternana in bancarotta": assolti gli ex gestori

di Paola Pagnanelli

Per circa nove anni hanno dovuto fare i conti con un’accusa di bancarotta fraudolenta. Ma ieri sono stati assolti gli ex gestori della pasticceria Ternana Francesco Nisito, Angeletta Latini e Mauro Raschia. Secondo l’accusa, negli anni 2013 e 2014 i tre imputati avrebbero fatto sparire beni mobili strumentali, le scritture contabili e l’intero patrimonio del locale. In particolare quando già le condizioni della società erano critiche, i tre soci avrebbero stipulato un contratto di affitto di azienda con un’altra compagine, Ternana srl, all’epoca amministrata da Nisito, solo allo scopo di svuotare la compagine di tutte le risorse, distraendo quindi l’intero patrimonio. Inoltre la Pasticceria Ternana non avrebbe pagato i canoni di affitto alla Ternana srl. Gli imputati invece avevano sempre sostenuto l’assoluta estraneità alle accuse, spiegando al contrario di aver immesso anche risorse personali sui conti societari, per salvaguardare l’attività e portarla avanti, compensando le diverse partite di dare-avere. Nello specifico, da quanto emerso nel corso del processo Nisito si era impegnato anche personalmente per estinguere diversi debiti lasciati dalla gestione precedente. In tribunale sono stati ascoltati numerosi testimoni, che hanno confermato la gestione amministrativa e contabile del tutto corretta da parte dei tre imputati. Alla fine, il pubblico ministero Enrico Barbieri ha chiesto la condanna a due anni e quattro mesi per gli imputati. Gli avvocati difensori Gabriele e Massimiliano Cofanelli, Alessia Pepi e Marco Pagliari hanno invece ribadito l’infondatezza delle accuse a carico dei tre imputati. E alla fine i giudici del tribunale hanno condiviso la ricostruzione difensiva, e hanno assolto gli ex amministratori per quanto riguarda l’affitto della società e il mancato pagamento dei canoni, "perché il fatto non sussiste"; per la sottrazione della contabilità hanno derubricato l’accusa in bancarotta documentale semplice e dichiarato l’estinzione del reato perché ormai si è prescritto. "Il tribunale ha operato una attenta ricostruzione dei fatti, riconoscendo l’assoluta regolarità nella gestione societaria del bar Ternana", hanno commentato i difensori.