LUCIA GENTILI
Cronaca

Tolentino, post sisma: "Abusivi nei container". Indagato l’ex sindaco

Nei moduli destinati ai terremotati anche persone che non avevano titolo. È accusato di abuso d’ufficio. "Danno al Comune da un milione di euro". .

Tolentino, post sisma : "Abusivi nei container". Indagato l’ex sindaco

Tolentino, post sisma : "Abusivi nei container". Indagato l’ex sindaco

TOLENTINO (Macerata)

Giuseppe Pezzanesi, l’ex sindaco di Tolentino, nelle Marche – uno dei centri più grandi del cratere del terremoto del 2016 nell’Italia centrale –, è stato raggiunto da un avviso di conclusione delle indagini con l’accusa di abuso d’ufficio in merito alla gestione dell’area container. È indagato per avere consentito che vi alloggiassero persone senza requisito, ovvero non terremotati, causando un danno di un milione di euro al Comune. Dalle indagini, svolte dai carabinieri della compagnia di Tolentino, è emerso che dal 2017 al 2022 i moduli sarebbero stati assegnati a tante persone senza che queste ne avessero titolo, non sarebbero state stilate graduatorie di merito, né seguite procedure formali. Al termine di un’approfondita analisi, la Procura di Macerata ha emesso l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. L’ex primo cittadino deve rispondere dell’accusa di violazione delle norme sul sisma e di varie ordinanze di Protezione civile, in quanto, nell’esercizio delle proprie funzioni, senza alcun atto dispositivo approvato, avrebbe consentito per cinque anni l’accesso e la permanenza nell’area container a non aventi diritto. Secondo le indagini, avrebbe così cagionato un danno economico di rilevante entità alla pubblica amministrazione per 902.840 euro, di cui 134mila circa per le spese del vitto, imputate senza delibera di giunta e/o atto di indirizzo, al capitolo di bilancio per le politiche di agevolazione della casa ed emergenza sociale. Nel novembre del 2022, il dipartimento di Protezione civile ha stabilito di provvedere alla liquidazione dei costi sostenuti dall’amministrazione di Tolentino per i soli soggetti titolati (i terremotati). L’indagine è partita da un episodio accaduto il 12 gennaio dell’anno scorso. I carabinieri erano intervenuti nei container per momenti di tensione tra la vigilanza e alcuni cittadini stranieri ospiti della struttura, che erano stati invitati dall’attuale amministrazione comunale a lasciare l’area. Si trattava di dipendenti di un’azienda del posto autorizzati ad alloggiare nella struttura di proprietà comunale in forza di un non meglio definito accordo di natura economica tra l’ente e la ditta. Una circostanza piuttosto singolare per le forze dell’ordine, che avevano deciso quindi di procedere con una serie di approfondimenti. Pezzanesi si dice sorpreso, ma sereno e fiducioso nella magistratura. "Sono orgoglioso di avere affrontato con i miei colleghi amministratori, consiglieri, responsabili di settore e con il direttore generale del Comune situazioni difficilissime – spiega Pezzanesi –, che abbiamo affrontato con i giusti criteri e nel rispetto delle normative. Tutto ciò che abbiamo svolto in tal senso era comunque a conoscenza della Protezione civile nazionale, che a suo tempo aveva condiviso con noi tutti processi necessari autorizzandoci per la costruzione dell’area emergenziale in via Colombo. Ho dato incarico al mio avvocato, Olindo Dionisi, di provvedere a tutte le fasi propedeutiche al reperimento dei documenti componenti il fascicolo dell’indagine, dopodiché faremo quanto di nostra spettanza per dimostrare la correttezza del nostro operato".