
di Marta Palazzini
"Ripartono le gite scolastiche, così gli studenti recuperano un momento fondamentale". Dopo due anni di stop, nei mesi di aprile e di maggio gli alunni torneranno a viaggiare insieme ai prof e ai loro compagni di classe: per i dirigenti scolastici non è soltanto un modo di riappropriarsi di una socializzazione negata a causa del Covid, ma è pure un momento basilare dal punto di vista didattico. Per questo ‘anno zero’ delle gite post-pandemia, le scuole hanno preferito optare quasi esclusivamente per mete italiane, ma per il resto i criteri di scelta sono stati gli stessi di prima.
"Al liceo classico le classi partiranno già da aprile, al Convitto si faranno a maggio – spiega la dirigente scolastica Anna Maria Marcantonelli –. Negli anni precedenti portavamo i nostri ragazzi a Siracusa per assistere alle rappresentazioni teatrali, ma quest’anno abbiamo preferito, a causa del Covid comunque presente, non portarli così lontano. A parte queste accortezze, per il resto abbiamo adottato i criteri tradizionali per la scelte delle mete: Napoli, Roma, Firenze, insomma per le città d’arte. Per le medie, invece, abbiamo scelto un percorso tematico sulla guerra per i più grandi e naturalistico per i più piccoli. Una bella soddisfazione, per noi e per i ragazzi; il ritorno all’uscita scolastica viene visto come un ritorno alla normalità: un’occasione fondamentale – conclude la dirigente – per poter socializzare e conoscere".
Anche per l’istituto Giuseppine è tempo di preparazione alle gite in programma a maggio. "I ragazzi delle medie partiranno soprattutto a maggio – aggiunge la dirigente scolastica Maria Ortenzi –. Tra le mete scelte c’è la città di Ravenna, la Toscana, ma anche agriturismi con attività all’aperto; per i bambini delle elementari, invece, sono state organizzate invece uscite di un giorno nelle vicinanze di Macerata". "Per un liceo d’arte non partire e non visitare musei significa perdere un momento basilare della didattica, per questo anche io ho spinto molto affinché ripartissero – ha raccontato Claudio Mengoni, dirigente del liceo artistico Cantalamessa –. Aprile sarà un mese intenso: alcune classi andranno alla biennale di Venezia, altre a Milano, per la fiera del mobile e a Torino per il Museo del cinema. Tante anche le uscite di una sola giornata per gli studenti più giovani".
"La novità è che alcuni musei non garantiscono l’ingresso perché sono già pieni, una buona notizia per tutti, un po’ meno per noi che adesso abbiamo i tempi stretti: di solito organizziamo queste attività già da ottobre. Per la nostra scuola – ha concluso Mengoni – l’uscita non è solo un momento per stare insieme e socializzare, ma serve a vedere fisicamente ciò che si è studiato sui libri".