Un comitato per la casa di riposo. L’Ast: "Le scelte erano condivise"

Sette anziani dovranno abbandonare Appignano per lasciare spazio a una struttura riabilitativa

Un comitato per la casa di riposo. L’Ast: "Le scelte erano condivise"

Un comitato per la casa di riposo. L’Ast: "Le scelte erano condivise"

"La direzione dell’Inrca sposterà i nostri anziani in altre case di riposo (Recanati, Loro Piceno, Penna San Giovanni), appropriandosi della Villa Falconi di Appignano dove sono disponibili 10 posti letto". I familiari dei 7 ospiti si sono costituiti in un comitato spontaneo e contano di raccogliere la solidarietà dei concittadini.

La casa di riposo è frutto di un lascito della famiglia Falconi, destinato proprio agli anziani di Appignano e Treia. "Questo trasferimento si sta concretizzando come una sciagura che danneggia dei soggetti fragili, grandi anziani e malati, privati di un luogo familiare nel quale stanno trascorrendo gli ultimi anni della vita con persone amiche" spiegano i familiari, molti dei quali avrebbero difficoltà per andare a trovare i congiunti lontano da Appignano. L’edificio è stato risanato a spese della fondazione Falconi ed è tutto ciò che è rimasto dell’originario plesso demolito e mai ricostruito. "Esterniamo disapprovazione e sconcerto per una decisione che si sta abbattendo su ospiti indifesi e sui lavoratori". L’auspicio del comitato è di "sospendere tale decisione convocando un tavolo di discussione con le autorità, nel quale confrontarsi e giungere a una decisione rispettosa delle necessità di ospiti e familiari. Ci auguriamo che la vicenda resti fuori dalla campagna elettorale, che nulla deve avere a che fare con la salute e i diritti di questi cittadini fragili".

"Ogni decisione è stata condivisa e concertata con la Fondazione Falconi" replica l’Ast, assicurando di aver informato il 6 marzo anche il sindaco. "Si apprende con stupore quanto affermato dal sindaco Calamita. Come riportato nel verbale del 6 marzo, essendo emersa la necessità, da un lato di assicurare agli ospiti della casa di riposo un’assistenza appropriata e dall’altro di ricollocare la struttura riabilitativa Inrca di Treia, dovendo liberare i locali per i lavori a cura dell’Ast, si era concordato di trasferire gli ospiti. Poi, a seguito delle valutazioni del grado di autosufficienza sono state individuate strutture idonee disponibili, nella costatazione che la casa di riposo non rappresenta la struttura idonea, in base alle normative, al ricovero dei pazienti non autosufficienti. L’elenco delle strutture è stato trasmesso al presidente della Fondazione Falconi che si è incaricato di informare i familiari degli ospiti giovedì 18 aprile. Quanto al dialogo con i familiari, si ribadisce la disponibilità dell’Istituto già manifestata in più occasioni. Infine la coesistenza di casa di riposo e struttura residenziale riabilitativa ad Appignano non sarebbe risolutiva a causa di necessità assistenziali più importanti, come rilevate dall’Unità valutativa".