Una via dedicata a Mahsa, uccisa per aver indossato male il velo

Il comitato di quartiere Castennou invita il Comune a seguire l’esempio di Milano e San Gimignano.

"Intitoliamo una via a Mahsa Amini, la donna uccisa nel suo Paese per aver indossato male il velo, affinché nessuno dimentichi tutte quelle donne che stanno lottando in Iran per esercitare i propri diritti". Lo dice Cristiana Mataloni, presidente del comitato di quartiere Castennou, che ha inviato una richiesta protocollata al Comune di Porto Recanati. "Il Comitato – scrive Mataloni - è rimasto molto scosso per quanto accaduto il 13 settembre 2022, in Iran, a una giovane donna curda colpevole di aver indossato male il velo, che è stata arrestata dalla polizia morale di Stato. Secondo i giornali la donna, Mahsa Amini, sarebbe stata picchiata a tal punto che il suo cuore non ha retto, e decedeva. Questo evento ha acceso i riflettori mondiali sulla situazione delle donne in quella parte di mondo, rendendoci consapevoli di quanto preziosi siano i nostri diritti di donne". Eppure, aggiunge ancora Mataloni, "ci sono state altre le condanne a morte, sembrerebbero quattro. Possiamo andare avanti così? La nostra risposta è no, per tale motivo, prendendo spunto da quanto già realizzato in Toscana, a San Gimignano, oppure a Milano, chiediamo al sindaco Andrea Michelini di intitolare una via a Mahsa Amini, possibilmente nel quartiere".