Una via nel nome del vescovo Carboni. È bagarre in consiglio comunale

Maggioranza e opposizione duellano sul ruolo della Curia. Poi il disco verde

Una via nel nome del vescovo Carboni. È bagarre in consiglio comunale

Una via nel nome del vescovo Carboni. È bagarre in consiglio comunale

Da uomo di fede e dal cuore grande, monsignor Tarcisio Carboni, se fosse stato ancora tra noi, probabilmente avrebbe aperto le braccia e accolto tutti i consiglieri comunali che anche nella seduta di lunedì scorso hanno offerto uno spettacolo piuttosto deludente alla città. L’assise, infatti, è riuscita a dividersi anche sulla proposta di intitolare una via o una piazza allo storico vescovo maceratese, deceduto nel 1995, avanzata da Marco Bravi (Fratelli d’Italia). Nessun dubbio sul valore della persona, visto che sia da destra che da sinistra, tutti i consiglieri hanno sottolineato il pieno appoggio al riconoscimento della figura di Carboni, ma a spaccare l’aula è stato un emendamento di Stefania Monteverde (Macerata bene Comune) e Ninfa Contigiani (Pd) in cui si chiedeva di aggiungere al testo di condividere la scelta della via o della piazza da intitolare con il consiglio comunale. L’assessore Francesca D’Alessandro, infatti, ha rigettato l’emendamento sostenendo che l’amministrazione condividerà il percorso con la Curia. "Non avete colto lo spirito dell’emendamento", ha sottolineato la Monteverde chiedendo all’aula di ripensarci. "La figura di Carboni non è sindacabile – ha aggiunto Contigiani –, ma la scelta dell’amministrazione spiegata come se dovessimo farci dire dalla Diocesi il da farsi, mi impone di difendere la mia libertà di scelta". "L’amministrazione vuole condividere la questione con la Diocesi perché monsignor Carboni è un uomo di Chiesa – ha precisato D’Alessandro –. Penso sia un atto doveroso da parte nostra". Critiche dalle opposizioni anche sul fatto che nel testo dell’odg sia stato posto il simbolo di Fratelli d’Italia. "Sarebbe stata una gentilezza – ha precisato Andrea Perticarari (Pd) prima di dire che comunque avrebbe votato favorevolmente – non mettere alcun simbolo di partito su un argomento del genere". Nonostante l’emendamento sia stato poi bocciato, la consigliera Monteverde ha votato favorevolmente all’intitolazione "perché dietro al nostro emendamento non c’era alcun intento politico o divisivo". La proposta del consigliere Bravi, quindi, è stata votata con 22 voti favorevoli e l’astensione della consigliera Contigiani. Il consigliere David Miliozzi (Macerata insieme), invece, è uscito dall’aula.