
Via ai saldi, boccata d’ossigeno per la moda
Da oggi iniziano i saldi estivi anche nelle Marche. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, il valore complessivo della spesa in regione si attesterà sui 135 milioni; per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 190 euro, pari a 86 euro pro capite. "Questi saldi rappresentano per i consumatori un’opportunità da non perdere perché potranno acquistare prodotti di moda e di qualità con un’ampia scelta,visto che i negozi sono particolarmente riforniti. Il comparto della moda si sta avviando verso decisioni e scelte essenziali per il prossimo futuro in un rapporto di filiera", sottolinea Giacomo Bramucci, presidente di Federazione Moda - Confcommercio Marche. "È una data importante – prosegue – che coincide con un momento di difficoltà per il fashion retail. Ogni giorno nelle Marche chiude un negozio di moda e ne riapre soltanto la metà, e questo ci fa molto preoccupare. Sicuramente operiamo in un mercato dove sarà necessario mantenere le stesse regole per tutti".
Secondo Federconsumatori, a livello nazionale aderirà agli acquisti il 38% delle famiglie, con una spesa media di 142 euro, ma con comportamenti comuni che interessano tutte le regioni. "Ricorreranno alle vendite a saldo – spiega l’associazione - soprattutto coloro che hanno programmato gli acquisti in questo periodo, rinunciando a comprare a prezzo pieno ciò di cui avevano bisogno. Chi effettuerà acquisti lo farà con prudenza e oculatezza: i cittadini monitoreranno i prezzi a saldo per capire la loro reale convenienza, facendo il confronto sia online che tra i negozi fisici. Per i capi più importanti molti rimanderanno di qualche giorno o settimana, nella speranza che gli sconti aumentino a saldi avanzati. Discorso a parte, invece, per i negozi di fascia medio - alta, dove i cittadini cercheranno di accaparrarsi le occasioni più convenienti fin dalle prime ore di apertura". C’è poi da tener conto del fatto che i saldi, ormai, non sono più attesi come un tempo. "Online e no, le promozioni sono sempre più numerose e dilazionate nel corso dell’anno. Sono molti, inoltre, i negozi che hanno già avviato i cosiddetti pre - saldi, o vendite private, proponendo ai loro clienti più affezionati sconti in anteprima. Una tendenza che dimostra come il metodo di vendita a saldo o in promozione dovrebbe essere ripensato, magari all’insegna di una liberalizzazione del periodo interessato dalle promozioni". Confcommercio fornisce una serie di indicazioni fondamentali, sia per gli esercenti che per i clienti, per effettuare gli acquisti in saldo seguendo norme di trasparenza e fiducia. La possibilità di cambiare il capo dopo l’acquisto è lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso, per il negoziante scatta l’obbligo della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. La possibilità di provare i prodotti è lasciata alla discrezionalità del negoziante che, per i pagamenti, deve accettare le carte di credito. I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Infine la questione più importante: è obbligatorio indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.