La Lube ha trovato le chiavi per la svolta

Blengini ha azzeccato le mosse contro Verona: Zaytsev ha protetto in ricezione un Nikolov devastante in attacco

La Lube ha trovato le chiavi per la svolta

La Lube ha trovato le chiavi per la svolta

Non c’era alternativa alla vittoria ma c’è vittoria e vittoria e il 3-0 con cui la Lube ha schiacciato Verona in gara3 dei quarti playoff potrebbe addirittura aver cambiato l’esito della serie. I campioni d’Italia rischiavano l’uscita di scena precoce (avrebbero disputato gli incontri per la Challenge Cup, assai poco stimolanti) senza aver vinto una partita di post season, nonché una abdicazione un po’ disonorevole. Invece la squadra di Blengini non solo si è salvata ed ha allungato la serie, ma potrebbe aver trovato le chiavi tecniche e psicologiche per vincerla. Al netto di una Verona che forse ha avuto il braccino dinanzi ad una partita storica (mai ha raggiunto la semifinale), i biancorossi hanno giocato con fierezza, forza mentale ma anche ad alti livelli di esecuzione tecnica. I tifosi biancorossi adesso sognano di bissare la rimonta-impresa di un anno fa, in semifinale, con Trento.

Certo si può fare perché la Lube non era stata inferiore nemmeno in gara1 (persa ai vantaggi in ogni set) o 2 (tie-break), ma prima c’è da vincere sabato a Verona. Qualcuno ha detto che è stata una risposta di orgoglio alle parole del patron Giulianelli alla vigilia, intervista nella quale oltre a mettere tutta la squadra sotto esame (come aveva già fatto settimane prima sul Carlino), parlava di anno perso e confermava solo De Cecco, Balaso e Anzani per la prossima stagione.

Certamente Giulianelli avrà pungolato gli atleti, ma a nostro avviso la differenza l’ha fatta altro, ad esempio la formula adottata da Blengini (già testata in parte in gara2). Il tecnico ha messo Zaytsev a ricevere in una linea a 4, una mossa che ha protetto Nikolov tanto che il bulgaro ha ricevuto appena un pallone (16 per l’opposto). Lo "zar" si è sacrificato svolgendo bene il compito, Balaso figurarsi e così a De Cecco sono arrivati palloni migliori per giostrare l’attacco da 67%. Poi c’è stato Nikolov… A soli 19 anni ha sfoderato una prestazione che non verrà dimenticata: 25 punti, 4 ace 2125 dal campo senza beccare muri o fare errori. Incredibile. I suoi punti a raffica hanno tenuto Verona sempre indietro senza possibilità di break. Il team di Stoytchev ha confermato la sua abilità offensiva (murare i martelli, per balzi o stazza, è quasi impossibile) ma anche le lacune in ricezione, specialmente se si batte nella zona di Keita o di conflitto tra lui e il libero Gaggini. E dopo questo ko potrebbe cambiare qualcosina a livello mentale. Verona ha martelli giovanissimi, talentuosi ma potenzialmente discontinui e non prontissimi a certe sfide, più, intorno, compagni comunque non così abituati ai playoff, pertanto potrebbe pagare il peso delle gare che contano eccome. Del resto il fattore inesperienza non può essere un handicap solamente per biancorossi.

Andrea Scoppa