Recanatese, tensione a fine gara nel settore ospiti mentre il direttore Cianni si assume le colpe della retrocessione. Un pezzo di seggiolino colpisce un carabiniere

Momenti di tensione allo stadio di Pesaro durante la partita. Tifosi inveiscono, un carabiniere viene colpito da un pezzo di seggiolino. La squadra locale retrocede, il direttore tecnico esprime delusione e ringraziamento per il sostegno dei tifosi.

Un pezzo di  seggiolino colpisce un carabiniere

Un pezzo di seggiolino colpisce un carabiniere

Momenti di tensione alla fine della partita. I tifosi ospiti inveiscono contro quelli locali e a un certo punto dal loro settore vola un pezzo di seggiolino che colpisce un carabiniere in servizio che era sceso dalla tribuna coperta per dare man forte alla Polizia alle prese con alcuni sostenitori ospiti che tentavano di scavalcare la parete di vetro che divide la Laterale dalla tribuna coperta. Nessuna conseguenza seria per fortuna per il carabiniere. Un episodio ripreso dalle telecamere interne allo stadio e che potrebbe avere conseguenze per la tifoseria ospite. Alla fine della partita la delusione è totale, fuori e dentro al campo. Parla per tutti il direttore tecnico José Cianni: "Così fa molto male, è dura accettarla per come è maturata. Ci dispiace tantissimo, incassiamo il colpo, bisogna sapere anche perdere. Se siamo arrivati a questo punto qualche errore lo abbiamo fatto. Ora ci metteremo un po’ di tempo per ragionare e smaltire questa grandissima delusione. La squadra non meritava di perdere e retrocedere, ma il calcio è questo, si perde e bisogna ripartite".

Negli spogliatoi molti sono in lacrime: "Sì, ho visto i ragazzi piangere, in preda allo sconforto, ho tentato di rincuorarli. Ma voglio ringraziare tutta la città di Recanati per il sostegno che ci ha dato in questo periodo: portare tanta gente a Pesaro è stata una vittoria, negli anni abbiamo vinto nel deserto e abbiamo avuto poco attaccamento. Grazie ai tifosi per quello che hanno fatto". Cianni ha un pensiero particolare per Sbaffo, eroe della partita: "Alessandro è l’uomo simbolo della squadra e della città, ci ha messo tutto, l’ascesa della Recanatese è iniziata quando è iniziata la sua storia d’amore con noi. Aveva tantissime richieste ma è rimasto perché legato alla maglia. Era inconsolabile, gli auguro il meglio e spero che resti". Una sconfitta che, per Cianni, viene da lontano: "La partita è lo specchio della stagione, alti e bassi incredibili, continui sali- scendi, ci tengo a dire che questa retrocessione è arrivata anche per colpa mia, perché obiettivamente dovevo capire prima che qualcosa era finito con l’amico Giovanni (Pagliari ndr) che ringraziamo sempre per tutto quello che ha fatto in questi anni, ma le storie iniziano e finiscono. Probabilmente si è fatto finta di vedere quello che non era ovvio e forse la scelta di cambiare bisognava prenderla prima. Grazie anche a mister Filippi per il gran lavoro".

d. e.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su