"A processo per stalking, ma l’ho denunciata anch’io"

«Si è trattato di un tentativo di vendetta per una relazione finita male e per debiti. E’ ...

"A processo per stalking, ma l’ho denunciata anch’io"

"A processo per stalking, ma l’ho denunciata anch’io"

"Si è trattato di un tentativo di vendetta per una relazione finita male e per debiti. E’ stata presentata da tempo querela per calunnie contro la denuncia sporta dalla ragazza ma anche una querela per mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice, emessa a seguito di un decreto di pignoramento del Tribunale di Modena. Quest’ultima riguarda proprio quell’auto che la stessa dice essere stata deturpata con l’acido. Perché mai avrei dovuto rovinare un’auto che da lì a poco sarebbe stata messa all’asta e di cui avrei poi incassato i proventi?".

L’imprenditore Biagio Passaro, leader del movimento ’Io Apro’ si difende così dalle accuse di stalking mosse nei suoi confronti dall’ex fidanzata e dal nuovo compagno di quest’ultima. Martedì mattina, infatti, l’imprenditore è stato rinviato a giudizio: secondo le accuse avrebbe perseguitato per mesi la coppia. "Non sono mai stato sorpreso nel cortile della ragazza – sottolinea Passaro –, vista la delicatezza della vicenda e il rispetto del segreto di indagine mi limito a dire che respingo con sdegno tutte le accuse che mi sono state rivolte ingiustamente. Accuse mosse da una persona con la quale è intercorsa in passato una relazione affettiva e nello stesso tempo malata. Saprò dimostrare nelle sedi competenti la mia innocenza".

Passaro sottolinea che, a dibattimento, porterà le prove volte a chiarire la sua posizione. "Sono da sempre contro ogni forma di violenza e soprattutto contro quella contro le donne e l’ho dimostrato sempre, anche attraverso i miei social e dichiarazioni. Preciso inoltre che il ragazzo che mi accusa non mi ha ‘rubato’ la fidanzata, poiché con la stessa avevo già interrotto e per mia volontà la relazione a fine luglio". Passaro, difeso dagli avvocati Enrico Fontana e Nicola Trisciuoglio, infine spiega di aver scelto il rito ordinario e di non aver voluto patteggiare né scegliere un rito alternativo: "Mi difenderò in aula, posso solo anticipare che non ho mai inteso molestare nessuno, in un contesto di gelosie e rapporti non chiari e non limpidi".

Valentina Reggiani