JACOPO GOZZI
Cronaca

Aborto, le polemiche: "Pregare non è violenza. Falsità dalla sinistra"

Critiche dopo la presa di posizione del sindaco: "In Consiglio un documento strumentale"

Manifestazione in Consiglio

Manifestazione in Consiglio

Modena, 22 gennaio 2025 – Pioggia di polemiche su Massimo Mezzetti dopo l’intervento in Consiglio comunale di lunedì sera. Rivolgendosi al Movimento ‘40 Giorni per la Vita’, che nei mesi scorsi ha visto diversi volontari stazionare in preghiera nei pressi del Policlinico per manifestare il proprio dissenso contro la prassi dell’interruzione volontaria di gravidanza, il sindaco di Modena ha invitato i movimenti antiabortisti a radunarsi in altri luoghi della città, definendo la protesta come una "forma di violenza nel momento in cui avviene in un luogo molto sensibile come quello di un’area ospedaliera".

"Pregare – le parole di Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia Onlus – non costituisce una ‘indebita pressione’ sulle donne, e cercare un dialogo franco e rispettoso con chi pensa di ricorrere all’aborto ha il solo scopo di informare appieno le persone su cosa sia un aborto, quali siano rischi, pericoli e conseguenze e quali le alternative per accogliere una vita nascente".

Oltre alle parole di Brandi, è giunto in redazione l’appello di B.C., del comitato Pro-life, che ha deciso di raccontare la propria esperienza.

"C’è da chiedersi – denuncia la donna – quale influenza potrà mai avere un gruppo di persone che prega, su una donna che ha deciso di abortire, se essa è decisa, sicura, convinta? Sarà un’immagine o un volantino Pro-life a farla recedere dal suo proposito? Perché la chiave di tutto, nella vita, consiste nella consapevolezza di ciò che si sta per fare. Quella che purtroppo io non ho avuto quando, trent’anni fa, ho abortito. Forse, se ci fosse stato un gruppo di preghiera davanti all’ospedale, io avrei tenuto mio figlio, che oggi sarebbe un uomo".

Anche Fratelli d’Italia non si tira indietro dal dibattito, appoggiando la manifestazione del movimento ‘40 Giorni per la vita’.

"Mi dispiace smontare le fake news tanto care alla sinistra – attacca il capogruppo Luca Negrini – ma la Legge 194/78 non è in discussione. Quello che a noi preme è che venga applicata nella sua completezza, ovvero nei confronti delle tante donne sole che accedono all’aborto perché convinte di non avere soluzione alcuna. Nel Consiglio di lunedì abbiamo assistito alla presentazione del documento più strumentale mai presentato dall’inizio della consiliatura, dove si prova a dipingere come violento l’atteggiamento di chi prega in maniera composta, silente e nel pieno rispetto delle regole".

Tra il coro di voci che si oppongono a Mezzetti c’è anche quella di Andrea Mazzi, di ‘Modena in Ascolto’, che già nel Consiglio Comunale di lunedì si è detto ‘ferito’ da alcuni elementi dell’interrogazione di Bignardi (Pd).

"Si tratta di una questione delicata – sottolinea Mazzi – che tocca tanti di noi, le nostre sensibilità e coscienze. Quelle davanti agli ospedali sono vere preghiere che vogliono risvegliare le coscienze su quello che sta succedendo a poca distanza, dove bambine e bambini vengono abortiti. Tanti pensano che sia giusto dare a questi bimbi una chance. E’ una questione di giustizia e pari opportunità: le basi della società democratica".